
Il gatto con le zampe corte – Il gatto più famoso al mondo con le zampe corte è il Munchkin, che è una razza di gatti che si distinguono appunto per le loro zampe particolarmente non sviluppate, ciò che attribuisce loro una caratteristica andatura un po’ buffa.
Qui di seguito vi raccontiamo alcuni fatti che forse possono interessarvi su questa nuova razza felina, entrata nelle classificazioni internazionali piuttosto di recente.
Il gatto con le zampe corte: la razza Munchkin è nata da una mutazione genetica
Come non è infrequente nel mondo animale, la varietà dei Muchkin è nata da una mutazione genetica spontanea. Le tipiche zampe corte dei gatti Munchkin dipendono infatti da un gene dominante autosomico, che dal punto di vista fenotipico si esprime caratteristicamente con una ridotta crescita di quelle che dovrebbero essere le ossa “lunghe” del micio. È sufficiente una sola copia del gene affinché il gatto erediti questo carattere e lo trasmetta poi alla sua discendenza.
Il gene Munchkin è comunemente definito come “il gene letale”, questo perché se entrambi i genitori lo posseggono, l’embrione non sopravvive. È questo il motivo, come si vede molto stringente, per cui gli allevatori evitano di far accoppiare tra loro due gatti Munchkin.
Gatti nati con zampe normali possono essere portatori del gene recessivo e accoppiandosi con altri gatti normali o con gatti Munchklin possono dar vita a una cucciolata di gattini con le zampette corte.
Il gatto con le zampe corte: il primo Munchkin fu una gatta randagia di nome Fragola
Avvistamenti di gatti dalle zampe più corte del normale si sono avuti per tutto il ventesimo secolo. In Gran Bretagna, nel New England, in Russia. Fu però soltanto negli anni Novanta che si cominciò ad allevare i cosiddetti “gatti canguro”: chiamati a questo modo a causa delle loro zampe davanti che erano più lunghe di quelle posteriori.
Generalmente si concorda sul fatto che il moderno gatto Munchkin sia il discendente di una gatta randagia dalle zampe corte che fu salvata in Louisiana nei primi anni Ottanta da una insegnante di musica che si chiamava Sandra Hockenedel. Fragola, la gatta in questione, mise al mondo dei micetti con le stesse zampette corte della mamma e la Hockenedel ne regalò uno alla sua amica Kay LaFrance.
Poiché la signora LaFrance lasciava che i suoi gatti se ne andassero in giro a piacere (gatto primavera), ben presto la sua proprietà si riempì di gattini dalle zampe lillipuziane. La Hockenedel e la LaFrance ben presto si resero conto che probabilmente avevano dato vita a una nuova razza di gatti e si rivolsero a Solveig Pflueger, giudice di concorsi felini e presidente del comitato genetico della Associazione Internazionale del Gatto. La Pflueger e altri esperti esaminarono le caratteristiche dei nuovi gattini per stabilire se per caso ci si trovasse davanti a una nuova varietà felina.
I genetisti sulle prime temettero che i Munchkin avrebbero potuto soffrire di problemi alla schiena, come già altri gatti appartenenti a razze con le zampe corte, ma non trovarono anomalie e deformità apparenti. In ogni caso, prima di ammettere che ci si trovava davanti a una razza nuova, gli scienziati si presero tutto il tempo per approfondire i loro studi.
Il gatto con le zampe corte: non è per nulla chiaro da dove venga il nome
Probabilmente il nome deriva da alcuni personaggi che si trovano nel romanzo Il Mago di Oz, ma leversioni su come questa razza abbia ricevuto il suo battesimo sono per lo meno un paio.
Secondo un primo racconto, la signora LaFrance regalò alla giudice Pflueger alcuni gatti dalle zampe corte e uno di questi si rivelò essere una femmina incinta. La figlia della Pflueger pensò bene di battezzarne una col nome “Mushroom the Munchkin”: da qui sarebbe venuto il nome col quale conosciamo oggi questa razza così particolare.
Un’altra storia, invece, spiega l’origine del nome così: invitata a “Good Morning America” per parlare dei gatti, alla richiesta di come si chiamasse questa nuova razza, la Pflueger rispose Munchkin, in omaggio al romanzo di L. Frank Baum e al film che ne fu tratto.
Il gatto con le zampe corte: una razza assai discussa
La presentazione ufficiale della nuova razza di gatti avvenne nel 1991, con una mostra felina trasmessa per televisione dal Madison Square Garden. La proposta ufficiale di attribuire al Munchkin lo status di nuova razza felina venne nel 1994 e fu approvata di li a poco.
La nuova razza venne presto accettata più o meno da tutti, ma non senza forti critiche e riserve. Alcuni furono orripilati dalla conformazione fisica del nuovo micio e alcuni giudici arrivarono perfino a dimettersi, considerando addirittura la nuova razza come un “affronto” nei riguardi di qualunque allevatore/selezionatore dotato di un minimo di etica.
Ancora oggi molti sostengono che questa razza presenti dei problemi etici per via del fatto che selezionandola si perpetuano dei caratteri fisici oggettivamente deformi. Peraltro ci sono esperti che hanno sostenuto che i gatti Munchkin, a dispetto delle loro zampe, siano in realtà dei mici fondamentalmente sani e dalla buona salute
Il gatto con le zampe corte: i Munchkin possono avere problemi di salute, ma non si sa se dipendono dalla razza
A parte la camminata un po’ buffa e la difficoltà nell’affrontare i salti più difficili, i gatti Munchkin sono considerati come una razza relativamente sana. La loro vita media è di 12/15 anni.
Alcuni esemplari, però, soffrono di lordosi, una patologia nella quale i muscoli spinali non si sviluppano abbastanza in lunghezza, con la conseguenza che la colonna vertebrale affonda nel corpo del gatto. Nei casi peggiori può trattarsi di una condizione che può avere esito fatale.
In altri casi i gatti Munchkin soffrono di una deformità che si chiama “pectus excavatum”, che provoca un ripiegamento verso l’interno delle ossa dello sterno.
Secondo alcuni allevatori di Munchkin, però, si tratta di malattie (malattie renali gatti) che non sarebbero specifiche di questa razza e quindi secondo loro questa varietà felina si presenterebbe come sostanzialmente sana, a parte ovviamente la lunghezza insufficiente delle zampe.