
Pensioni per cani: Cosa fare se il cane muore.
La normativa vigente e l’ art. 1768 del Codice Civile
Cane muore in pensione per cani: Può capitare che si abbia la necessità di lasciare, per un breve periodo di tempo, il proprio cane o il proprio gatto in una pensione: non sempre, infatti, è possibile portare Fido o Micia con sé. Purtroppo può capitare che il cane possa perdere la vita nell’arco di tempo in cui è stato nella pensione.
Un esempio di questa triste sequenza di fatti è quello di una coppia prossima alle nozze che, nel periodo della luna di miele, ha affidato il proprio cane , un Pastore Bergamasco ad una pensione. Dopo due giorni sono stati contattati dai gestori che li hanno avvisati della ‘morte improvvisa’ del cane. La giustificazione del decesso, secondo chi gestisce il ricovero, è un tentativo di fuga del cucciolo che, forse scavando sotto la rete o forse tentando di scavalcarla, si è procurato una ferita mortale.I due giovani coniugi non credono all’ineluttabilità di un incidente e fanno causa ai gestori della pensione, ritenendoli colpevoli di incuria e chiedendo il risarcimento del danno.
La coppia trova pieno riscontro alle proprie ragioni: il giudice civile riconosce il risarcimento.
“Lo Stato – si legge nella sentenza del giudice – è consapevole del legame che si instaura tra l’animale e il suo padrone, rapporto che non può essere limitato al solo profilo affettivo e nel quale si inserisce una di quelle attività realizzatrici della persona umana che la stessa carta costituzionale tutela all’articolo 2”.
La legge
Dal punto di vista giuridico, il rapporto tra la pensione ed il proprietario dell’animale è ascrivibile nell’ambito del contratto di deposito oneroso; come impone l’art. 1768 del Codice Civile, la pensione deve seguire la diligenza “del buon padre di famiglia” durante la custodia dell’animale e, in caso di eventuali problemi, informare subito il proprietario delle condizioni di salute. Se, tornati dalle vacanze, si accerta il cattivo stato di salute dell’animale riconsegnato (o addirittura, come nel caso dello sfortunato Whisky, il decesso), la pensione risulterà contrattualmente inadempiente e non potrà pretendere alcunché a titolo di compenso per la custodia ma, anzi, potrà essere ritenuta responsabile delle lesioni subite dal cane e risarcire il danno subito.
Che fare
Quando un pet muore a causa di una presunta responsabilità medica o per cattiva custodia è opportuno far fare l’autopsia. Questa è essenziale perché spesso le cartelle cliniche del medico veterinario non sono sufficienti a dimostrare un nesso causale tra il comportamento doloso/colposo e la morte/lesione del povero animale.
Video Keelpie australiano
di Edgar Meyer
Presidente dell’associazione Gaia Animali & Ambiente Onlus