Poesie sui gatti alcune tra le più belle che sono state scritte

Poesie sui gatti alcune tra le più belle che sono state scritte

Poesie sui gatti alcune tra le più belle che sono state scritte

Sono state scritte molte poesie sui gatti, che sono stati associati e sono considerati portatori di oscuri misteri della vita. Vedendo il riflesso della propria immagine a occhio di gatto è come vedere quella parte del sé che è misteriosa ed inafferrabile, ma che influenza le nostre tendenze nel bene e nel male, nella parte più profonda della nostra coscienza. Le poesie sono composte da poeti e scrittori famosi come Somma, Neruda, Elliot, Szymborska, Baudelaire e Apollinarie. I gatti che hanno preso il ruolo da protagonista per la maggior parte delle volte, sono quelli neri. Ci sono anche numerose poesie e filastrocche per bambini sui gatti.

Poesie sui gatti, poeti italiani che hanno scritto sui gatti

Tra i poeti italiani che hanno scritto poesie sui gatti c’è la poesia “La gatta” scritta da Giovanni Pascoli che racconta di una gatta che mette in salvo sui piccoli ed è scritta in rima, mettendo in evidenza il lato più umano dei gatti. Invece Sant’Adelmo ha scritto addirittura un “Inno al gatto”, che viene esaltato come un custode della casa che veglia la notte sugli suoi abitanti facendo bene attenzione ad esaltare anche le sue doti umane. Il religioso, andando contro ogni superstizione, ha esaltato il felino nella maniera più forte mai fatta.

Poesie sui gatti nella letteratura internazionale e delle epoche antiche

Sono tante le poesie sui gatti, In primis c’è Anonimo, ‘Pangur Ban’. Questa vecchia poesia irlandese è stata scritta da un monaco del suo gatto, intorno al nono secolo, ed era stata trovata in un monastero in Austria. (Pangur ban è il nome del gatto del monaco.) Emily Dickinson in una sua poesia, descrive invece il modo in cui un gatto si appiattisce prima di strisciare verso la sua preda, mentre “Un gatto” è la poesia di Edward Thomas, che evoca tuttavia una risposta emotiva da parte del lettore – Thomas odia il gatto perché uccide gli uccelli che Thomas ama, ma allo stesso tempo, egli può rendersi conto che lo stesso atto che lo fa detestare il gatto – la sua uccisione di tordi e merli – è anche qualcosa che gli esseri umani hanno svolto su propri cuccioli del gatto, che sono stati ‘debitamente annegati’.

Poesie sui gatti, Neruda e “L’ode al gatto”

Il poeta Neruda, racconta nella sua ode del gatto e delle sue caratteristiche da un punto di vista emozionale.  In una sua poesia, addirittura ne descrive il sonno ed il modo di dormire come se lo facesse “ordinatamente” per mettere in mostra che il gatto dorme in modo contenuto, perfettamente. Il modo in cui si dorme spesso riflette il vostro stato d’animo, lui usa proprio questi sommi versi per descrivere la quiete del suo gatto, fonte dell’ispirazione per diverse poesie.