
La sterilizzazione della gatta
La sterilizzazione della gatta è una delle operazioni più frequenti praticate sui felini e più richieste dai proprietari. Nel nostro articolo vi spiegheremo i motivi per cui è importante sterilizzare una gatta e vi daremo una serie di utili consigli da mettere in pratica durante il periodo della convalescenza.
Perché sterilizzare una gatta?
Uno dei motivi fondamentali che spingono il proprietario di un felino verso la sterilizzazione è quello di evitare che la gatta, accoppiandosi, possa contrarre malattie sessualmente trasmissibili come la FIV.
La sterilizzazione della gatta è utile per evitare i miagolii ininterrotti (di giorno e di notte) del felino e per impedire all’animale di accoppiarsi ripetutamente con conseguente riduzione del numero delle cucciolate distribuite durante l’anno.
Una gatta non sterilizzata che vive principalmente in casa sarà costantemente nervosa ed aggressiva perché non potrà uscire e non potrà mai accoppiarsi. Ed ecco che la sterilizzazione è utile anche in questo senso perché impedisce alla gatta di essere sempre aggressiva con il proprietario.
Infine, sterilizzare una gatta vuol dire proteggerla da ricorrenti infezioni all’utero e dallo sviluppo di tumori mammari.
Sterilizzazione della gatta: consigli per la convalescenza
La gestione di una gatta dopo la sterilizzazione è un’attività alquanto semplice. Innanzitutto, è importante tenere la gatta in casa: dopo l’intervento, infatti, le difese immunitarie del felino sono molto basse dunque, tenendola in casa, la si protegge da contatti con mici malati.
In casa, inoltre, la gatta sarà molto più tranquilla ed eviterà di muoversi troppo e di saltare: ricordiamo, infatti, che la gatta sterilizzata avrà una ferita sull’addome che potrebbe gonfiarsi e procurarle dolore.
Particolare riguardo dovrà essere dato all’alimentazione della gatta dopo la sterilizzazione: il micio, infatti, tenderà ad ingrassare dunque è importante non esagerare con la somministrazione di cibo.
Infine, è bene somministrare alla gatta – ovviamente dietro consiglio del veterinario – dell’antibiotico in modo da prevenire eventuali infezioni post operatorie.