
Combattimenti tra cani: la legge e i divieti
I combattimenti tra cani sono un fenomeno sociale che cresce a ritmo allarmante. L’associazione Lega Antivisezione (LAV) da sempre si batte da sempre per contrastare questo fenomeno, agendo con azioni concrete che consistono in denunce dei casi scoperti, costituendosi parte civile nei processi contro i colpevoli e cercando anche di formare operatori specializzati che possono aiutare a combattere questo fenomeno.
A questa categoria appartengono infatti gli organi di polizia giudiziaria e le Guardie zoofile volontarie, considerati operatori specializzati nella cattura di criminali che operano sfruttando gli animali. Cosa dice la legge al riguardo e quali sono i divieti da rispettare? Vediamo di saperne di più su come vengono regolati i combattimenti tra cani.
Combattimenti tra cani: la legge li vieta del tutto
La Legge 189 del 2004, voluta dalla LAV, ha introdotto finalmente il divieto di combattimenti tra animali (Art. 544), che prevede: chiunque promuove, organizza o dirige combattimenti non autorizzati tra animali che possono metterne in pericolo la loro integrità fisica viene punito con la reclusione da uno a tre anni e con una sanzione multa che va da 50.000 a 160.000 euro.
La pena aumenta da un terzo alla metà se le attività in questione sono state messe in atto con la collaborazione di minorenni o da persone armate. Inoltre, è colpevole chiunque filma queste attività. E’ soggetto a reclusione da tre mesi a due anni e a una multa da 5.000 a 30.000 euro chiunque allevi o addestri animali per destinarli ai combattimenti.
La stessa pena viene anche applicata ai proprietari o ai detentori degli animali utilizzati nei combattimenti, se danno il loro assenso alla partecipazione nelle competizioni. La legge sui combattimenti tra cani dice anche che chiunque, anche se non presente sul luogo del reato, organizza o effettua scommesse sui combattimenti e sulle competizioni di cui al primo comma è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 5.000 a 30.000 euro. La legge quindi condanna chiaramente ogni atto criminale esercitato nei confronti degli animali e riserva ai colpevoli pene non indifferenti, e anche multe salate.
Combattimenti tra cani: ritorna l’emergenza
La Lega Antivisezione invita tutti i cittadini ad intervenire contro le lotte clandestine e a comunicare ogni segnalazione di combattimenti tra cani. Proprio grazie a queste comunicazioni è stato rilevato un netto aumento delle competizioni organizzate fra animali e molto sono stati i sequestri e le inchieste giudiziarie che hanno portato all’arresto di tante persone che hanno speculato su degli esseri innocenti. Tante quindi le persone denunciate, i combattimenti fermati, ma anche tanti sono stati i ritrovamenti di cani feriti o addirittura morti per ferite riportate nelle lotte. Anche su Facebook spesso compaiono immagini crudeli che indicano come il combattimento tra cani sia lungi dall’estinguersi e che ci sono continuamente persone che non hanno cura di proteggerli ma piuttosto li mandano alla morte.
Durante le inchieste sono stati ritrovati luoghi attrezzati a palestre creati per allenare i cani, gabbie di contenimento per metterli in isolamento così da farli diventare aggressivi, sostanze dopanti che vengono iniettate agli animali per aumentare la massa muscolare e farli diventare più forti e resistenti, e perfino divaricatori di legno per costringere gli animali a mollare la presa. Purtroppo, nonostante la legge e i divieti, le multe, le reclusioni che vengono inflitte a coloro che commettono questi reati, i combattimenti tra cani continuano ad essere una piaga sociale di grave entità e per questo l’associazione LAV invita costantemente i cittadini a segnalare ogni genere di atrocità verso questi animali, per poterli aiutare ad uscire dall’inferno in cui gente indegna li ha condotti.