Gatto raro, le sue caratteristiche
Un gatto raro è considerato tale quando appartiene ad una razza stimata e pregiata dagli intenditori per caratteristiche che riguardano sia l’intelligenza che l’aspetto esotico. Alcune di queste razze di gatto hanno un manto tipicamente selvatico, altre hanno striature bianche e tonalità di grigio, altre ancora sono totalmente glabre. A quest’ultima categoria appartengono i cosiddetti Sphynx, che rappresentano i diretti discendenti degli antichi felini senza pelo, ma nascono ufficialmente come razza intorno agli anni settanta (il prezzo di questi stupendi esemplari raggiunge cifre davvero elevate: i più pregiati possono arrivare a costare anche 1800 euro)
Gatto raro: le razze di gatto selvatiche
Due sono le razze di gatto raro che sono state ottenute tramite degli incroci.
La prima è il gatto del Bengala che, per una serie di esperimenti che miravano a trovare una cura per alcune malattie feline, ha fatto la sua comparsa nel 1973. Questa razza è stata ottenuta incrociando un gatto domestico con un gatto leopardo asiatico. Similmente, un incrocio con un Servalo e una gatta Siamese ha dato origine ad un gatto di grossa taglia, di nome Savannah, che ricorda molto un leopardo, pesa quasi quindici chili, ma ha la testa più piccola.
Gatto raro: i gatti grigi
Altri gatti molto pregiati e ricercati sono quelli con tonalità di grigio e bianco.
Tra questi, vi è lo Scottish Fold. Originario della scozia, può avere striature che vanno dal grigio al nero, e ha la caratteristica di avere le orecchie piegate. Acquistarne un esemplare può costare dai 200 ai 1000 euro.
Il British Shorthair è il diretto discendente dei gatti che furono portati nell’isola della Bretagna dai soldati romani, incrociati poi con i felini nativi del luogo. Il loro prezzo va dai 400 ai 900 euro.
Affascinante è anche il Blu di russia, che sembra essersi diffuso partendo dal nord ovest del grande stato. Il suo manto possiede sfumature di blu e di grigio, e può essere trovato a prezzi che superano i 1000 euro.
