
Gatto triste: la depressione colpisce anche i felini
A volte può succedere di vedere il proprio gatto triste: è un’emozione come un’altra, per cui è normale che il nostro amico a quattro zampe, in particolari periodi della sua vita, possa esternarla, assumendo dei comportamenti che ci possono far pensare che non gli appartengono. Qualora però questi comportamenti sono ripetuti nel tempo, facendoci vedere il gatto giù di morale come mai lo era stato, potremmo anche pensare che questo soffra, o stia iniziando a soffrire di depressione.
La componente legata al tempo
Per quanto riguarda gli umani, si sa, il tempo svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo o meno della depressione. Non tutti sanno però che questo può influenzare anche l’umore degli animali: infatti è molto più facile sorprendere il gatto triste nel periodo invernale, in cui le ore di sole sono ridotte rispetto alle altre stagioni, aspetto che potrebbe aumentare le possibilità che soffra di depressione. Oltre al tempo poi può risultare un gatto triste anche a seguito di alcuni cambiamenti di abitudine o di luoghi in cui vivere, come ad esempio in seguito ad un trasloco. In questi casi è consigliabile aspettare un certo periodo di tempo prima di rivolgersi al veterinario, in quanto la situazione potrebbe risolversi autonomamente. E’ necessario pensare anche se ci sono stati dei lutti in famiglia o una minore presenza del padrone, perché questi potrebbero essere aspetti che possono portare un gatto triste a manifestare la propria emozione negativa.
Quando rivolgersi al veterinario
Qualora sorga il dubbio che il nostro gatto triste soffra di depressione, è consigliabile spiegare la situazione al veterinario di fiducia, che esaminando i vari comportamenti con occhio clinico ci potrà confermare o smentire la nostra tesi. Inoltre il veterinario potrebbe anche avvalersi di esami clinici effettuati sul gatto triste, prevalentemente ematici o radiografie, in modo da escludere altre patologie in corso.