Morso di cane: come intervenire e possibili malattie

Morso di cane: come intervenire e possibili malattie

Morso di cane: come intervenire e possibili malattie

Il morso di cane spesso può portare delle conseguenze anche gravi e non bisogna mai sottovalutare i possibili pericoli a cui si va incontro. In questi casi è importante intervenire subito, soprattutto se si tratta di un morso di cane randagio di cui non si sa nulla, mentre quando si tratta di un morso di cane vaccinato le possibilità di trasmettere qualche malattia sono assai improbabili. Vediamo quindi come intervenire nel caso un cane vi abbia morso.

La profilassi necessaria da seguire

In seguito al morso di cane è necessario seguire una determinata profilassi. Se il morso di cane ha causato solo qualche contusione e non ha lasciato ferite nella pelle non occorre eseguire particolari trattamenti, in quanto non vi è alcun pericolo che possa essere trasmessa la rabbia o il tetano. Nel caso invece la ferita sia aperta, è necessario lavare con cura con acqua e sapone e sciacquare abbondantemente e disinfettare con un antisettico. Invece, se si tratta di ferite gravi, è opportuno andare al pronto soccorso per evitare che vi possano essere complicanze da infezioni. In caso il soggetto non è vaccinato, è necessario seguire la profilassi antitetanica, che consiste nella somministrazione di vaccino antitetanico e antibiotici per via orale. In ogni caso, occorre sempre agire con prudenza.

Trasmissione della rabbia e del tetano

In seguito ad un morso di cane le principali conseguenze sono rabbia e tetano. La rabbia si trasmette attraverso un virus e consiste in una malattia il cui periodo di incubazione va da un minimo di 20 giorni ad un massimo di un anno. I sintomi della malattia in genere si manifestano entro tre mesi e in tre fasi: nella prima fase si presentano cefalea, febbre, anoressia, gola secca, diarrea e vomito; nella seconda fase si manifesta ansia, confusione e allucinazioni; nella terza fase subentrano visione doppia, paralisi facciale e disturbi della deglutizione. Tutto questo può portare al decesso del soggetto per insufficienza respiratoria.