
Dona un pasto con un click, in memoria di Pepe
Dall’ Associazione Cuor di Pelo Onlus è arrivata la triste notizia della scomparsa di Pepe, il bel cagnolino protagonista della campagna di adozione a distanza “Dona un Pasto con Un Click” di questa settimana. Purtroppo Pepe non è riuscito ad aspettare l’esito della campagna ed è passato a miglior vita pochi giorni fa.
Ecco la sua storia:
“Non possiamo più occuparcene e quindi dobbiamo cederlo a malincuore. Vive in campagna con un altro cane che non lo lascia né mangiare né bere e noi purtroppo non possiamo seguirlo. E’ un bassotto buono e sensibile, che si sa relazionare con tutti, non avrete difficoltà a trovargli una famiglia che possa amarlo e accudirlo”.
Inizia così la storia di Pepito.
Bassotto di cinque anni, nero focato, che viveva nel nord Italia e che è stato costretto a fare le valigie nella speranza di una vita migliore.
Mi sono subito attivato lanciando la mia richiesta d’aiuto tra i soci e, come sempre, ecco sguinzagliarsi la solidarietà per recuperarlo. Pepito viene recuperato un sabato mattino da una nostra socia, Giusy, una ragazza che ha adottato con noi e che si dimostra sempre attiva e disponibile verso l’ Associazione.
Giusy, Gigi e tutti noi abbiamo pensato al solito recupero di routine: bassotto che ci aspetta sulla porta con tanto di trasportino, guinzaglio e un anonimo sacchetto di croccantini per sfamarlo nei giorni a seguire, ma purtroppo ad attenderci c’è un’agghiacciante realtà.
E sono proprio Giusy e Gigi che ci vogliono raccontare la triste scoperta:
“Contattiamo il proprietario e ci accordiamo per l’incontro. In un primo momento, ci venne detto che avremmo dovuto trovarci in un posto stabilito e poi avremmo dovuto seguirlo con la nostra auto perché il cane era tenuto da tre mesi in campagna insieme ad un altro cane ma, al nostro arrivo, ci venne detto che, per guadagnare tempo, il cane era andato a prenderlo lui e ci chiese di aspettarlo perché voleva farlo salutare alla moglie ed al tempo stesso recuperare il libretto sanitario che gli avevamo chiesto di fornirci. Al suo ritorno, aprí lo sportello del suo furgone e vedemmo Pepe all’interno di una scatola di cartone appoggiata per terra sul lato dove poggiano i piedi del passeggero.
Gli chiedemmo se il cane fosse mansueto e se potessi prenderlo in braccio ma lui ci disse che il cane era timoroso e che prendendolo in braccio, avrebbe pianto. Io ero perplessa, ma ho pensato che dovevo cercare di farlo sentire a suo agio il più possibile visto che lo portavo via dal suo padrone e non volevo si agitasse.
Nel momento in cui gli fu chiesto come fare a trasportarlo sulla nostra auto, visto che non si muoveva dalla sua scatola, si decise di spostarlo con tutta la scatola, che conteneva anche il suo collare e il guinzaglio e lo mettemmo sul sedile posteriore della nostra auto. Abbiamo pensato che forse lui, così, si sarebbe sentito più sicuro e protetto e quindi non lo abbiamo tirato fuori per collocarlo nel trasportino che avevamo portato.
Il suo padrone tenne inoltre a precisare che il cane era magro perché l’altro cane con cui viveva gli mangiava il cibo e per questo motivo era dimagrito.
Siamo quindi ripartiti alla volta di Milano con Pepe, che durante il viaggio non ha dato alcun segno di agitazione, di pianto, di lamento.
Pepe è stato ceduto all’Associazione così: dentro una scatola anonima di cartone senza una copertina, una crocchetta, un giochino o qualcosa che gli appartenesse”.
Giunto da noi, abbiamo riscontrato che Pepito aveva delle grosse difficoltà nel deambulare con gli arti posteriori ed era ingobbito. Io e il Vice Presidente lo abbiamo portato d’urgenza presso il centro veterinario di referenza di neurologia a Milano e, dopo un’accurata visita, è emerso quanto segue:
Ad un primo esame Pepe si presenta molto magro e disidratato, con una marcata perdita generalizzata di tessuto muscolare, per il resto l’esame clinico è nella norma.
Alla visita neurologica si riscontra: – grave paraparesi non deambulatoria, marcatamente più grave a livello dell’arto posteriore sinistro, saltuariamente visionati movimenti volontari a livello di posteriore destro (Pepe ha perso quasi completamente l’attività motoria a livello degli arti posteriori), con reazioni posturali assenti e deficit del riflesso patella bilateralmente – dolore alla palpazione della colonna lombare – buona la sensibilità di entrambi gli arti posteriori.
Si eseguono esami del sangue completi per poter sottoporre Pepe ad anestesia generale con meno rischi possibili.
Si esegue la risonanza magnetica della colonna toracolombare in anestesia generale che mette in evidenza una grossa compressione del midollo spinale, dovuta a un’estrusione del disco intervertebrale L3-L4, con lateralizzazione sinistra (ernia del disco).
Si consiglia terapia chirurgica che consiste nella rimozione dell’ernia del disco. Senza tale chirurgia le possibilità di ripresa di Pepe sono molto scarse, in particolare in funzione del fatto che la sintomatologia è probabilmente presente da settimane.
Pepe verrà operato d’urgenza Giovedì 19 Gennaio e, malgrado il nostro stato d’animo sia decisamente basso, non perdiamo la speranza di rivederlo correre felice come un vero bassotto sa fare.
Malgrado l’intervento sia riuscito e per Pepito ci siano ottime possibilità di ripresa, subentrano nei giorni a seguire delle complicanze dovute allo stato in cui veniva tenuto all’origine.
Subentrano delle complicanze renali, vengono effettuati esami approfonditi e si scopre che Pepito è affetto da leishmaniosi conclamata. La clinica ha combattuto e ci ha dato forza in questa battaglia, ma non sempre le cose vanno come si vuole….
Pepito si spegne Giovedì 2 Febbraio avvolto nella sua copertina presso la clinica di Milano dove era ricoverato.
Se ne va accompagnato da una pioggia battente che, in quel momento, schiaffeggiava la città di Milano.
Se ne va circondato dall’amore di quanti lo hanno amato, seppure per pochi giorni, dal vivo e nel mondo dei social.
Pepito era diventato la mascotte del web, riuscendo a commuovere anche il più insensibile. A noi resta il dolore, a qualcun altro, forse, resterà un peso sulla coscienza……
Quello che mi sento di dire in qualità di Presidente è che affidare il proprio animale ad un’associazione quando, per svariati motivi, non si può continuare a prendersene cura è comunque un atto d’amore….
Lasciarlo abbandonato in un angolo come un oggetto inutilizzato, nella speranza che arrugginisca, è un vero atto di crudeltà.
L’ Associazione Cuor di Pelo Onlus e il branco di Dogalize vogliono ricordare Pepe, destinando in ogni caso i fondi raccolti per la campagna “Dona un pasto con un click” all’associazione, permettendogli così di aiutare gli altri pelosi in memoria del bel bassotto che si è spento troppo in fretta.
Per domande o maggiori informazioni sulle nostre iniziative benefiche e su Dona un Pasto con un Click non esitate a contattarci all’indirizzo mail info@dogalize.com