
Killer dei gatti a Bergamo: chiesti 16 mesi di carcere
E’ stata avanzata una richiesta di 16 mesi di carcere a carico di Trescore Balneario, il killer dei gatti, un uomo di 43 anni di Bergamo, che è stato accusato di uccisione e di maltrattamento di animali.
Killer dei gatti: reclusione per maltrattamento e uccisione animali
L’accusa a carico di Trescore Balneario è quella di maltrattamento e uccisione di animali, in quanto l’uomo avrebbe ucciso e torturato diversi gatti. Sono state raccolte denunce e prove che testimoniano le accuse su cinque animali, ma il numero delle povere vittime, cadute nelle grinfie dell’uomo, potrebbe anche essere più alto.
L’uomo è riusciuto a farsi dare in adozione gli animali attraverso alcuni canali internet o tramite associazioni e ignare affidatarie, che sono state ingannate dall’uomo e dalla sua falsa generosità. Nel processo, l’avvocato Claudia Ricci, che rappresenta l’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) come parte civile, ha sottolineato “l’estrema pericolosità sociale dell’imputato” e anche la “stretta correlazione esistente tra i maltrattamenti compiuti sui gatti e la propensione a replicare tale li violenze, sotto forma anche di abusi psicologici su persone“.
Killer dei gatti: processo anche per stalking
Le dichiarazioni in sede di processo sono raccapriccianti e alcuni testimoni dicono di aver ricevuto anche indicazioni da parte dell’uomo su come cucinare gli animali. Secondo l’Enpa, la possibilità che l’uomo possa tornare a compiere tali violenze è concreta.
L’uomo, infatti, oltre a compiere gli atti di violenza sui poveri mici, era solito documentare tali scene e inviare le foto e i video alle signore che gli avevano dato in affidamento gli animali. Per questo, oltre alla richiesta di 16 mesi per maltrattamento, l’uomo è stato anche rinviato a giudizio lo scorso dicembre, in un altro processo connesso al caso in questione, che è giunto a sentenza con una condanna di due anni per stalking, che ha riconosciuto la seminfermità mentale dell’imputato, imponendogli l’obbligo di farsi curare presso una struttura ospedaliera. L’esito del processo per maltrattamenti e uccisione di felini è atteso per prossimo primo marzo.