Multe e carcere per chi uccide gli animali protetti

Multe e carcere per chi uccide gli animali protetti

Multe e carcere per chi uccide gli animali protetti

E’ stato presentato al Senato un nuovo disegno di legge che introduce reati specifici contro fauna e flora protette. Sono previste multe da 15.000 a 150.000 mila euro e carcere dai 2 ai 6 anni per chi uccide gli animali protetti. Queste norme si aggiungono a quelle già previste per il maltrattamento e l’abbandono degli animali, ponendo accento sulla tutela delle specie presenti sul territorio italiano.

Il disegno di legge è stato presentato al Senato

Il disegno di legge è stato presentato al Senato dalle senatrici Monica Cirinná (Pd), Silvana Amati (Pd), Loredana De Petris (Gruppo misto, Si) e Manuela Repetti (Gruppo Misto). Il testo introduce norme che puntano a contrastare i reati ai danni delle specie protette di flora e fauna. Nel nostro paese si registrano continui episodi di bracconaggio e di commercio illegale, che purtroppo sono, ad oggi, molto diffusi. La vendita di specie catturate illegalmente e vendute a prezzi esorbitanti, prevedeva fino ad ora sanzioni irrisorie, come per quanto riguarda l’aquila di Bonelli, che viene venduta a 20.000 euro, con ammenda pari a 2.000.

Italia al secondo posto per uccisione e cattura di uccelli

L’Italia è seconda all’Egitto per il numero di uccelli uccisi e catturati illegalmente, che raggiunge circa 8 milioni di esemplari. Il nuovo ddl da importanza alla flora e alla fauna del nostro territorio, e completa la legge sugli ecoreati (68/2015), che prevedeva norme per la gestione illegale dei rifiuti e delle scorie.

Multe e carcere per reati contro piante e animali protetti

Il nuovo disegno punta a salvaguardare le specie protette, con multe elevate e anni di reclusione per chi incorre in reati contro le piante e gli animali protetti. La tutela del territorio è molto importante e l’impegno delle senatrici è quello di far calendarizzare il testo nell’immediato, chiedendo che venga vagliato il prima possibile.