
Sterilizzazione sì, sterilizzazione no
C’è chi è d’accordo con la sterilizzazione, e chi ritiene che eticamente non sia corretto impedire ad un animale di avere una vita sessuale e riproduttiva. Cerchiamo allora di chiarire alcuni aspetti della questione.
Con la sterilizzazione si evita il calore, e questo non si traduce solo in una maggiore “comodità” del padrone (a cominciare dal fatto che non dovrà stare attento a che tappeti, divani e letti non vengano sporcati di sangue), ma soprattutto in un’esclusione o significativa riduzione di gravidanza indesiderate e false gravidanze o gravidanze isteriche. Nelle gravidanze isteriche nella cagna, 1-2 mesi dopo il calore, si instaura un comportamento materno senza che però l’animale sia realmente in attesa (in queste circostanze si ha addirittura produzione di latte dalle mammelle).
Altre patologie che possono essere evitate sono le infezioni dell’utero, che sono provocate dai batteri che dalla vagina penetrano fino nell’utero, passando dalla cervice che durante il calore si apre per poi richiudersi, intrappolandoli (cosa che ovviamente non accade più in assenza di calore); tumori mammari, dal momento che questi nella cagna vengono stimolati dagli estrogeni; mastiti, infiammazione/infezione dolorosa del tessuto mammario correlata alla produzione di latte nelle gravidanze isteriche.
Insomma, sono molte le patologie che si possono evitare con la sterilizzazione ed è per questo che molto spesso viene consigliata.
Alcune conseguenze della sterilizzazione
Per correttezza dobbiamo però anche dire che la sterilizzazione potrebbe provocare delle modificazioni:
- il metabolismo potrebbe rallentare, per cui le calorie, invece che essere spese sotto forma di energia, potrebbero accumularsi con tendenza ad ingrassare. Problema facilmente risolvibile con un alimentazione adeguata e con la giusta quantità di moto.
- il cane potrebbe manifestare la tendenza ad annoiarsi di più, ad essere più sedentario, e a voler mangiare più spesso, anche questo inconveniente si può risolvere stimolandolo a giocare e a fare moto.
- lo stress e l’attivazione mentale e fisica determinata dal “calore” vengono meno, l’animale andrà dunque stimolato in maniera diversa.
L’ alimentazione del cane sterilizzato
In virtù dei cambiamenti di cui si è detto sopra, l’ alimentazione del cane sterilizzato dovrebbe innanzitutto essere meno calorica e presentare una quantità inferiore di grassi, che pure se non eliminati totalmente, andrebbero proporzionati. Molto importante è accrescere il contenuto di fibre, per facilitare il senso di sazietà e favorire una corretta evacuazione. Il cibo dovrà essere arricchito di proteine di buona qualità, e non di quelle scadenti contenute negli alimenti industriali di bassa qualità (ma questo vale anche per i cani non sterilizzati, come pure per quelli per i quali si sceglie un’alimentazione fai-da-te, che deve essere costituita da uova, pesce e carne freschi).
Che decidiate per alimenti casalinghi o per cibi commerciali appositi per cani sterilizzati, la cosa importante è dare al vostro amico a quattro zampe prodotti di qualità, che certo hanno lo svantaggio di un costo superiore ma dal punto di vista della salute apportano solo benefici.
Altre due importanti osservazioni in merito all’ alimentazione del cane sterilizzato riguardano la riduzione nell’apporto di magnesio, dal momento che un eccesso di questo elemento tende a provocare calcoli e problemi alle vie urinarie degli animali; e il rapporto tra calcio e fosforo, che deve essere ben equilibrato, dal momento che una carenza del secondo induce all’eliminazione anche del primo sotto forma di calcoli.
Consigli conclusivi per il cane sterilizzato
- Stimolate costantemente l’animale a bere, l’idratazione è importantissima.
- Evitate di somministrargli continui spuntini e sgarri, soprattutto evitate di dargli il vostro cibo che spesso è eccessivamente condito e salato.
- Sollecitare l’animale a muoversi, invogliatelo con giochi e passeggiate, non solo socializzerà ma il suo fisico ne trarrà grossi benefici.