
Graffio di gatto cosa fare subito dopo?
Di solito dolci e miti, i gatti possono essere anche parecchio aggressivi e talvolta può capitare che durante il gioco, o in altri momenti, diventi indispettito e vi lasci qualche graffio addosso. Cosa in caso di graffio del gatto? Come procedere per evitare qualsiasi tipo di infezione? I loro artigli affilati lasciano spesso segni evidenti e devi ricorrere a dei metodi ben precisi per curarti ed evitare possibili conseguenze. Vediamo cosa fare dopo il graffio di gatto.
Graffio di gatto: come intervenire
Per prima cosa, quando si verifica un graffio di gatto, è opportuno identificare l’animale. Se si tratta di un gatto domestico, allora non si tratta di una ferita che può portare conseguenze, ma se si tratta invece di un gatto di cui non sai la provenienza, allora è opportuno consultare un medico, perché il gatto potrebbe non essere vaccinato ed è opportuno sottoporsi a cure preventive per evitare infezioni batteriche, tetano o rabbia.
A seconda della gravità della ferita, potete nel frattempo eseguire voi stessi delle cure per disinfettarla. Se la ferita è superficiale, potete trattarla direttamente a casa: prima di tutto, lavate bene le mani con acqua calda e sapone neutro, pulendo bene tra le dita e sotto le unghie, poi risciacquate sotto l’acqua corrente e asciugatele con cura. Non strofinate la cute mentre vi state lavando le mani perché potreste causare lividi e lacerazioni ai tessuti.
Applicate una pomata antisettica oppure una pomata antibiotica per favorire il processo di guarigione delle lesioni causate dal graffio di gatto. Ricordate di applicare la pomata sulla ferita tre volte al giorno. Per le ferite lievi non occorre assumere antibiotici per via orale, ma fate attenzione a lasciare libera dai tessuti la parte lesionata. L’aria fresca cicatrizza prima e meglio. Se invece si tratta di ferite più profonde allora dovete farle vedere al medico che vi consiglierà la strategia da seguire. Infatti, se fuoriesce sangue, l’intervento del medico è indispensabile e prescriverà immediatamente degli antibiotici per via orale per prevenire le infezioni, come ad esempio l’Augmentin da prendere due volte al giorno per 7-10 giorni. Se non potete andare subito dal medico provvedete a curare le ferite profonde in casa, cominciando col fermare l’emorragia premendo sopra con un panno pulito.
Lavate bene la zona dove c’è il graffio del gatto, evitando di sfregare per non farla sanguinare ancora di più. Prendete un asciugamano pulito e asciugate bene la ferita e coprite con una fasciatura adesiva. Se il taglio è lungo, mettete più cerotti e avvicinate i lembi della ferita per accelerare la guarigione.
Graffio di gatto: fare attenzione alle malattie da graffio di gatto
Se vi capita di ricevere un graffio di gatto profondo e molto esteso, fate attenzione alla malattia da graffio di gatto detta bartonellosi. Si tratta della malattia più comune diffusa dai gatti e provocata dal batterio Bartonella henselae. In genere è presente negli esemplari giovani e con le pulci, ma moltissimi gatti sono portatori di questo batterio senza che manifestino alcun sintomo. Negli esseri umani il primo segno che può far sospettare di questa malattia è un piccolo gonfiore che compare nella zona graffiata o morsa dal gatto, a cui fa seguito un ingrossamento dei linfonodi sotto le ascelle, al collo o all’inguine. Poi compare la febbre, stanchezza eccessiva, mal di gola, occhi arrossati, dolori articolari. Se questa malattia non viene curata bene può provocare danni seri al cervello, agli occhi, alla milza e al fegato. Altre malattie che si possono trasmettere all’uomo anche da un graffio di gatto sono la tigna e la toxoplasmosi, quest’ultima anch’essa pericolosa se non curata perfettamente.