Oleandro: pianta bellissima ma pericolosa per i pelosi

Oleandro: pianta bellissima ma pericolosa per i pelosi

Oleandro

Pianta tipica della vegetazione mediterranea, l’ oleandro è molto diffuso in Italia, soprattutto nelle zone vicine al mare. Appartenente alla famiglia delle Apocynaceae e composto da bellissimi fiori profumati, è anche una pianta altamente tossica non solo per l’uomo ma anche per il cane e il gatto e l’avvelenamento è molto frequente, soprattutto se gli animali vivono all’esterno. Visto che si tratta di una splendida pianta da mettere in giardino o sul terrazzo a scopo ornamentale, è bene riflettere se si hanno animali in casa ed optare per un’altra pianta. Se per caso l’animale mastica l’oleandro e non viene preso in tempo potrebbe essere fatale.

Oleandro tossico e pericoloso per il cuore

La tossicità dell’oleandro è dovuta al principio attivo denominato oleandrina, un glucoside cianogenetico che contiene delle molecole simili alla digitossina e svolge, a livello cardiaco, un’azione pericolosa che può portare alla morte. In realtà, se utilizzati a basse dosi, i glucosidi hanno effetti positivi nella terapia cardiaca, in quanto aumentano la contrattilità del cuore e diminuiscono la frequenza cardiaca, ma se ingerite in dosi eccessive possono essere mortali. Masticando la pianta, infatti, è facile che l’animale possa ingerire un’overdose di questa sostanza: l’effetto è pressoché rapido e i sintomi possono manifestarsi da 1 a 24 ore dopo l’ingestione.

I sintomi più frequenti sono vomito, nausea, dolore addominale, scialorrea, diarrea, spesso con sangue, irritazione delle mucose, convulsioni, atassia, problemi epatici, dispnea, shock, coma, morte. Dall’inizio dei sintomi il cane può sopravvivere da 76 a 90 ore. Gli effetti nel cane dei glucosidi cardioattivi sono identici a quelli dell’uomo e le conseguenze quindi possono essere anche molto gravi.

Oleandro da coltivare con prudenza

Anche i cavalli possono subire le pericolose conseguenze dell’oleandro e in seguito alla sua ingestione possono subire lesioni e morire per arresto cardio-circolatorio. E’ importante considerare che, anche essiccato, l’oleandro mantiene inalterate le sue caratteristiche ed è ugualmente pericoloso utilizzare i rami per preparare cibo alla brace. Infatti, anch’essi rilasciano le tossine che lo rendono tossico. Anche i fumi prodotti dai rami bruciati non devono essere inalati perché pericolosi. Dopo essersi accertati che l’avvelenamento dell’animale sia avvenuto a causa dell’oleandro, si può solo istituire una terapia sintomatica, che ha lo scopo di eliminare il contenuto tossico dal tratto gastrointestinale, attraverso una lavanda gastrica o inducendo il vomito.

Per questo tipo di avvelenamento non esiste infatti un antidoto specifico e il migliore consiglio è quello di evitare assolutamente di tenere questa pianta a portata degli animali.