
Alimentazione del gatto diabetico
Come ben sappiamo, il gatto, essendo un carnivoro obbligato, consuma una dieta ricca di proteine, con una quantità di grasso moderata e una minima quantità di carboidrati, visto che per natura ne può ingerire pochi. Infatti, i nostri amici felini non possiedono gli enzimi utili ad elaborare i carboidrati in maniera efficiente, quindi bisogna fare attenzione a non somministragli cibi che sono ricchi di questi elementi. In particolare, l’ alimentazione del gatto diabetico deve essere povera di carboidrati, perché altrimenti potrebbero verificarsi delle pericolose ipoglicemie.
Alimentazione del gatto diabetico: ridurre drasticamente i carboidrati
La scelta dell’ alimentazione del gatto diabetico deve seguire determinati criteri ed è necessario fare molta attenzione ai cibi che somministriamo. Prima di tutto, bisogna escludere dalla dieta i croccantini: il cibo secco è infatti ricco di carboidrati e se è di scarsa qualità lo è ancora di più. Se proprio decidiamo di dare al nostro gatto dei croccantini, scegliamo un prodotto di alta qualità, che abbia almeno un contenuto di carboidrati per calorie inferiore al 10% di quelle assunte.
Anche per quanto riguarda il cibo umido, bisogna fare attenzione perché anche questo spesso contiene alte quantità di carboidrati. Per andare quasi sul sicuro nella scelta dei cibi dobbiamo evitare quelli con sughetti e salse, perché di solito vengono utilizzati ingredienti ricchi di carboidrati come addensanti. Anche la soia è da evitare, perché contiene fitoestrogeni e influenza in maniera negativa la tiroide. Altri cibi da evitare categoricamente nell’ alimentazione del gatto diabetico sono quelli a base di amido, e quindi patate, grano, mais e preferibilmente anche riso. Sono invece da prediligere i cibi ad elevato contenuto di proteine e basso contenuto di grassi.
Alimentazione del gatto diabetico: curata e ben bilanciata
Poiché il gatto diabetico ha bisogno di un fabbisogno energetico differente, anche la dose giornaliera di viene modificata. Per essere corretta e precisa, l’alimentazione del gatto diabetico deve essere regolare, deve essere somministrata sempre allo stesso orario e con la stessa quantità di alimento. I pasti devono comunque essere regolati dalla disponibilità del gatto: ad esempio, se l’animale preferisce piccoli pasti, somministrare piccole quantità nell’arco dell’intera giornata.
L’alimentazione del gatto diabetico deve essere altamente digeribile e povera di calorie, in particolare se l’animale è in sovrappeso. La perdita di peso alleggerirà il problema del diabete e farà stare meglio il vostro gatto. Se invece il gatto è sottopeso, la dieta da seguire deve aiutarlo a recuperare il suo peso normale.
Il cambiamento dell’alimentazione del gatto diabetico deve avvenire gradualmente, per non scombussolare l’organismo dell’animale e per evitare di alterare la flora batterica, causando eventuali disturbi intestinali. Il micio, che è già debilitato per la patologia, potrebbe subire delle conseguenze e reagire male al cambiamento del cibo.
Il passaggio da un certo tipo di alimentazione ad un’altra dovrebbe quindi avvenire a poco a poco, inserendo i cibi nuovi un po’ per volta fino a sostituire del tutto quelli precedenti. Il cambio dell’alimentazione è ancora più delicato se il gatto viene sottoposto a terapia insulinica: in questo caso il rischio potrebbe essere alto, perché la riduzione dei carboidrati può causare picchi pericolosi di ipoglicemia. La sostituzione del cibo va quindi fatta cominciando a cambiare il 25% del cibo abituale con quello nuovo e mantenendo questa proporzione per almeno 3 giorni. Trascorso questo tempo, aumentare la percentuale del 25% ogni 3 giorni fino a sostituire completamente tutti i pasti precedenti.
Sul mercato esistono cibi di diverse qualità e molti di essi, soprattutto quelli scadenti, sono ad alto contenuto di carboidrati. Come già detto, scegliere cibo di qualità e magari chiedere consiglio al veterinario per una scelta appropriata.