Ipervitaminosi A nel gatto: cause, sintomi e terapia

Ipervitaminosi A nel gatto: cause, sintomi e terapia

Ipervitaminosi A nel gatto

L’ ipervitaminosi A nel gatto è una patologia causata da una eccessiva integrazione di vitamina A. Si tratta di una malattia molto serie perché provoca tossicosi e patologie da ipersomministrazione.


Ipervitaminosi A nel gatto: le cause

La causa principale che determina l’insorgenza di ipervitaminosi nel gatto è rappresentata da una eccessiva supplementazione di vitamina A nel cibo del gatto oppure da un’alimentazione ricca di fegato. I primi sintomi della malattia possono osservarsi, di solito, dopo mesi oppure dopo anni di iperintegrazione di vitamina A.
La quantità di vitamina in eccesso viene assorbita dal fegato causando seri danni epatici per infiltrazione di lipidi.

Ipervitaminosi A nel gatto: i sintomi

I sintomi connessi all’insorgenza di ipervitaminosi nel gatto sono tipici e sono localizzati specialmente a livello scheletrico. Le zone più colpite sono le vertebre cervicali e le ossa lunghe dell’arto anteriore. Quando viene coinvolto anche il periostio, si ha iperplasia sottoperiostale senza osteolisi: tale patologia provoca spondilosi cervicale deformante, anchilosi di vertebre e articolazioni, iperplasia osteocartilaginea, osteoprosi, danni a livello epifisario, estringimento dei forami intervertebrali e esostosi.

I primi sintomi di ipervitaminosi nel gatto compaiono dopo 4-6 settimane di eccessiva somministrazione di vitamina A. Tra i sintomi più importanti ricordiamo: diminuzione dell’appetito, depressione, pelo opaco, abbattimento, esoftalmo.
La sintomatologia nei gatti adulti comporta anche rigidità articolare, zoppia, anoressia, letargia, dolore a collo e zampe anteriori, riluttanza a pulirsi e a muoversi, mantello arruffato ed opaco e dimagrimento.

Ipervitaminosi A nel gatto: la terapia

Nel momento in cui il veterinario diagnostica l’ ipervitaminosi nel gatto, è necessario correggere immediatamente l’alimentazione dell’animale. E’ utile somministrare al gatto antidolorifici specifici in modo da ridurre il dolore. E’ raccomandato sollevare la ciotola del cibo da terra in modo da facilitare l’assunzione di acqua da parte del gatto senza costringerlo a piegarsi.
E’ bene precisare, infine, che la terapia appena descritta allevia i sintomi dolorosi ma non cura l’eventuale anchilosi che si sia già formata nel gatto.