Malattie batteriche del cane: cause e sintomi

Malattie batteriche del cane: cause e sintomi

Malattie batteriche del cane

Il cane è sicuramente il migliore amico dell’uomo, e condividere la nostra vita con un peloso può essere un’esperienza unica: è leale, semplicemente meraviglioso, ed è un animale estremamente intelligente, che con grande facilità diventa un vero e proprio membro della famiglia. Ma oltre a dare molto affetto e grandi soddisfazioni, necessita anche di cure ad attenzioni, per evitare che si ammali.

Vediamo nello specifico quali sono alcune delle malattie batteriche del cane, quali possono essere le cause, i sintomi e i trattamenti possibili (naturalmente vi ricordiamo che la cosa migliore se sospettate che Fido abbia qualche problema, è rivolgersi al vostro veterinario di fiducia).

Malattie batteriche del cane: la Leptospirosi

Si tratta di una malattia che può colpire non solo il cane ma anche altri animali, ed anche l’uomo può essere esposto al contagio. Il contagio avviene per contatto delle mucose con urina e feci infette oppure attraverso acqua contaminata dalle stesse deiezioni.

Generalmente l’incubazione è di 5-6 giorni, la leptospira si riproduce e prolifera nel sangue diffondendosi poi gradualmente nell’organismo e provocando gravi danni agli organi interni.

I primi segnali sono abbattimento, presenza di febbre alta, inappetenza e vomito, dopo qualche giorno iniziano a comparire i primi sintomi dovuti ai danni diretti ai reni, al fegato e all’intestino, in seguito, se non curata anche gli altri organi possono venire compromessi.

Se non viene diagnosticata in tempo e non si attua una cura adeguata la morte sopraggiunge nel giro di qualche giorno. Purtroppo, anche se si interviene in tempo, nella maggioranza dei casi i reni risultano compromessi in modo irreversibile, per cui l’animale dovrà stare sotto stretto controllo medico e sottoporsi a cure per il resto della vita.

Fortunatamente grazie ai vaccini questa malattia è stata quasi completamente debellata e dunque sottoponendo il cucciolo alla prassi vaccinale il rischio di contrarre la Leptospirosi è praticamente nullo. La vaccinazione viene effettuata dal veterinario, insieme a quelle del cimurro e delle altre malattie virali, ed il richiamo, soprattutto per cani ad alto rischio come quelli da caccia, andrebbe effettuato ogni sei mesi.

La Brucellosi

Questa malattia è particolarmente aggressiva e, come quella appena trattata, può essere pericolosa anche per l’uomo. Si trasmette prevalentemente per via placentare, ed è attraverso la manipolazione di placente infette che può essere contagiato anche l’essere umano.

I sintomi possono essere pressoché assenti, o comunque difficilmente riscontrabili nelle femmine non gravide. In presenza di gravidanza, invece, si verificano spesso aborti o nascite premature, con cuccioli che non sopravvivono.

Nei maschi la patologia si localizza sugli organi genitali, causando infiammazione testicolare e prostatica. La placenta e le perdite vaginali della cagna, così come il liquido seminale nel maschio, possono essere infettanti per molto tempo, anche diversi mesi, cosa che contribuisce alla diffusione della malattia.

Se si sospetta un’infezione da Brucellosi, la cosa migliore è rivolgersi al veterinario. La verifica dell’animale e del materiale infetto va effettuata da personale specializzato, data l’alta contagiosità; verranno anche effettuati prelievi del sangue per rintracciare eventuali anticorpi.

La terapia è a base di antibiotici specifici e va effettuata per almeno 6 settimane; l’animale può guarire ma si consiglia di non utilizzarlo più per la riproduzione, in quanto può continuare ad essere portatore sano, per questo viene spesso suggerita la sterilizzazione.

La malattia di Lyme

Questa malattia viene prevalentemente trasmessa da una zecca, e veicolata da animali selvatici come daini e cervi oppure dai topi.

I sintomi sono estremamente generici e per questo a volte difficilmente riconoscibili: febbre, dolori muscolari ed articolari, zoppia, debolezza e inappetenza. Per una diagnosi certa è necessario un prelievo del sangue.

La malattia di Lyme viene curata con antibiotici specifici da somministrare per un periodo di almeno 2 settimane, la diagnosi precoce e l’immediato trattamento sono alla base di un evoluzione clinica positiva per l’animale.

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