
Il riso nell’ alimentazione del cane
Sia per gli umani che per gli animali vale lo stesso principio: la salute si fa a tavola, o nella ciotola (o se ne va allo stesso modo), per cui un’ alimentazione corretta del cane e spesso la migliore medicina preventiva anche per la salute dei nostri amici a quattro zampe. Vedremo i pro e i contro del riso nell’ alimentazione del cane. Un regime alimentare del cane può definirsi appropriato e corretto quando si basa su alimenti facilmente digeribili ma altamente nutrienti. La similitudine però è di concetto, dal momento che dal punto di vista pratico ciò che è digeribile e salutare per l’uomo non lo è necessariamente per il cane.
Basti per esempio pensare che lo stomaco del cane supera almeno di dieci volte quello umano per tassi di acidità e anche che l’intestino del cane è corto e di piccole dimensioni, a dispetto di quello umano che è lungo 7 metri, e si divide in tenue e crasso; inoltre, i processi digestivi del cane avvengono esclusivamente nello stomaco, non esistendo masticazione e insalivazione dei cibi, mentre quelli dell’uomo cominciano già a partire dalla bocca del cane. E non dimentichiamo che a causa di un deficit della ptialina e della secrezione pancreatica la digestione di sostanze come l’amido contenuta in pane, pasta, riso, grissini, dolci, e altro, avviene solo a livello gastrico e pertanto la sua assimilazione è assai più difficoltosa nel cane che non nel suo padrone!
D’altronde le differenze non finiscono qui: le forti mascelle e gli aguzzi denti del cane lasciano trasparire già nell’immediato che si tratta di un carnivoro, per il quale una dieta basata su soli carboidrati come la pasta e appunto il riso, è tutt’altro che benefica; inoltre l’amido contenuto nel riso, può favorire l’insorgere di fermentazione, che può provocare stitichezza nel cane, diarrea nel cane, prurito del cane e caduta del pelo del cane.
Ma naturalmente la verità sta nel mezzo, così come un’alimentazione equilibrata che deve essere composta sia da proteine che da carboidrati ma nelle giuste quantità e proporzioni.
Riso di preparazione casalinga
Se decidete di alimentare il vostro amico a quattro zampe con prodotti preparati in casa per il cane, ricordatevi che quando si tratta di cereali per il cane, come pasta e riso, questi hanno bisogno di una cottura prolungata per poter essere trasformati in zuccheri, e che il riso deve essere preferibilmente sciacquato dopo la cottura, per eliminare l’amido in eccesso. A livello scientifico, si dice che vanno preventivamente destrinizzati e depolimerizzati, per cui grazie al calore gli amidi vengono scissi in molecole più semplici e molto più digeribili, detti destrini.
Riso nell’ alimentazione del cane: riso soffiato e preparati commerciali
Dunque mescolare diversi tipi di cereali (frumento, granoturco, riso, etc.), dapprima sottoposti a procedimenti di lavorazione come la precottura a vapore, la soffiatura o l’arrostimento, li rende non solo più saporiti, ma anche più facilmente digeribili.
Queste miscele, che possiamo trovare in commercio e che come detto comprendono anche il riso nell’ alimentazione del cane, costituiscono un alimento ottimo sia in caso di cani adulti che di cani cuccioli, sia di cani anziani, senza che provochino disturbi gastrointestinali che invece si potrebbero verificare con il riso comune.
A ciò si aggiunge chiaramente il fatto che questo tipo di mangimi, rispetto al riso per la dieta di Fido che viene cotto in modalità “casalinga”, sono più pratici e più a lungo conservabili ed il riso soffiato e i mix di cereali che troviamo in commercio, al contrario del riso vero e proprio, non hanno bisogno di nessuna cottura. Quindi anche i padroni con meno tempo riusciranno facilmente a fornire ai loro pelosi dei pasti sani e bilanciati senza grandi sforzi e tempo impiegato. Questa comodità ha fatto senz’altro la fortuna di questo tipo di alimentazione.