
Alimentazione del gatto anemico
L’anemia nel gatto è una patologia che insorge con la drastica riduzione del numero dei globuli rossi, causata soprattutto dal fatto che questi hanno vita molto breve e favoriscono proprio lo sviluppo dell’anemia. I tipi di anemia felina vengono distinti in due gruppi: anemia rigenerativa, derivante da una perdita di sangue e anemia non rigenerativa originata dal fatto che il midollo osseo non produce globuli rossi nuovi. Una simile patologia richiede, oltre al trattamento farmacologico o ad altri interventi urgenti come la trasfusione, anche un regime alimentare adeguato e seguito quotidianamente per riequilibrare l’organismo. Ecco la corretta alimentazione del gatto anemico.
Un’alimentazione ricca di ferro
Nel gatto l’anemia può rappresentare un problema molto serio, soprattutto se non è presa in tempo. Tra i sintomi che consentono di riconoscere l’anemia felina l’affaticamento è quello più frequente, che però spesso diventa difficile da distinguere specialmente se si tratta di un gatto anziano che ama starsene in casa a poltrire.
L’anemia nel gatto può anche manifestarsi con atteggiamenti insoliti dell’animale come quello di leccare l’intonaco, mangiare la lettiera o la terra. Per effettuare una diagnosi precoce della patologia bisogna sottoporre spesso il gatto alla visita del veterinario, soprattutto se qualche volta ha vomitato o ha periodi di inappetenza. Una volta diagnosticata la malattia dopo aver effettuato le analisi del sangue al gatto, occorre prendere immediatamente provvedimenti e oltre alle cure mediche bisogna regolare la dieta. L’ alimentazione del gatto anemico deve contenere abbastanza ferro per provvedere alla carenza che ha generato la riduzione di globuli rossi e deve essere in grado di sostenere l’animale che, se necessario, deve essere forzato a mangiare. Il veterinario provvederà ad istituire il trattamento antibiotico e in alcuni casi, quando vi sono emorragie, può essere necessario somministrare un trattamento di supporto per lo shock.
Utili anche gli integratori da alternare ai cibi
L’ alimentazione del gatto anemico, per risultare efficace ed ottenere i risultati sperati, deve essere rigorosamente curata e la dieta deve contenere cibi particolarmente ricchi di minerali. Scegliere alimenti secchi controllando con estrema cura il contenuto di ferro sull’etichetta e se si preferisce preparare un’alimentazione casalinga è possibile nutrire il gatto con alimenti come il pesce, legumi, carne magra, fegato, verdure a foglia verde e cereali integrali, che aiutano l’animale a svolgere le funzioni normali nell’organismo.
Se necessario bisogna ricorrere a trasfusioni oppure bisogna farsi prescrivere dal veterinario specifici integratori di ferro. L’assenza di ferro nella dieta del gatto provoca debolezza, senso di affaticamento, sbalzi d’umore, depressione e anche fragilità delle unghie. L’organismo di questo mammifero ha bisogno di questo minerale per regolare importanti funzioni vitali e garantire un giusto apporto di globuli rossi. Dalla corretta assunzione giornaliera di ferro viene determinato il corretto equilibrio del sistema nervoso e il gatto mantiene quella vitalità e quella energia che da sempre lo contraddistingue.
Seguite quindi scrupolosamente i consigli del veterinario per assicurare al vostro gatto la giusta quantità di globuli rossi e di enzimi necessari per mantenersi in forma e in buona salute. In genere, un gatto ha bisogno di ricevere 36,4 mg di ferro al giorno per ogni chilo di cibo secco che mangia e il ferro dovrebbe essere assunto senza stare mai al di sotto di questa soglia. Mangiare cibi ricchi di ferro garantisce al vostro gatto un costante rifornimento di globuli rossi e scongiura il pericolo di conseguenze più gravi. Chiaramente il trattamento e la cura dipende dalla diagnosi e a seconda della gravità della situazione il veterinario provvederà a consigliare la giusta strategia da adottare per curare l’animale.