Artiglio del diavolo, un sollievo contro dolori e infiammazioni

artiglio del diavolo

Artiglio del diavolo

L’ artiglio del diavolo, il cui nome scientifico è Harpagophytum procumbens, è una pianta perenne rampicante della famiglia delle Pedaliaceae che dona sollievo agli animali nella cura dei dolori.
Originaria del deserto del Kalahari, della Namibia e del Madagascar, le sue radici sono utilizzate sin dai tempi antichi per le loro proprietà antireumatiche, antinfiammatorie, analgesicheantipiretiche e digestive.
Il suo strano nome deriva dalle appendici dure e nastriformi che contraddistinguono i suoi frutti ovoidali. Infatti, sono dotate di uncini che affondano con una certa facilità nella pelle e gli animali che vogliono liberarsene vengono spinti a compiere una danza indiavolata. I principi attivi e di questa pianta sono glucosidi monoterpenici iridoidi, zuccheri, aminoacidi, steroli.

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Efficace in caso di infiammazioni e dolori articolari

Utilizzabile negli animali in caso di osteoartrite, patologia piuttosto frequente negli animali di taglia grande ma anche in quelli anziani, l’ artiglio del diavolo è efficace anche nel caso siano dolori reumatici o dolori diffusi caratteristici della senilità. La radice è comunque particolarmente utile anche in caso di contusioni, tendiniti, febbre, traumi, cattiva digestione, affaticamento epatico.
La parte utilizzata per alleviare in sintomi delle patologie appena citate si ricava deriva dalle escrescenze laterali della radice in cui sono maggiormente concentrati i principi attivi. Per le somministrazioni interne l’ artiglio del diavolo va usato preferibilmente sotto controllo veterinario, soprattutto per il dosaggio, mentre, per ridurne gli effetti collaterali, si può utilizzare in associazione con altre piante, come la Spirea, l’ Equiseto o la Boswellia.

Artiglio del Diavolo per uso esterno

La somministrazione dell’ artiglio del diavolo per uso esterno può avvenire sotto forma di gel, unguenti o pomate, ma può anche essere utilizzato da solo o associato ad altre piante come l’ arnica, un altro elemento naturale di particolare efficacia per i dolori e i reumatismi del cane.
E’ però opportuno fare attenzione a non somministrare gli estratti di questa pianta insieme a farmaci antiaritmici e anticoagulanti. E’ anche sconsigliato il suo utilizzo anche in caso di ulcera gastrica o duodenale, calcoli alla cistifellea, gravidanza e diabete a causa della sua forte azione ipoglicemizzante.
La radice va somministrata sia nel cane che nel gatto sempre a stomaco pieno e mai in presenza di problemi gastrici. Inoltre, i dosaggi vanno stabiliti in base al peso, all’ età e allo stato di salute generale dell’ animale, che deve essere rigorosamente controllato dal veterinario. Il prodotto può provocare una leggera sonnolenza, una reazione del tutto normale.