
Lutto per la scomparsa di Chester Bennington
Chester Bennington si è impiccato nella sua residenza in California, lasciando la musica, a cui era molto devoto, la sua famiglia, gli amici e il suo fedele amico con la coda. Il cantante dei Linkin Park soffriva di depressione ed era molto legato all’amico Chris Cornell, cantante dei Soundgarden, che si è tolto la vita lo scorso maggio.
Chester Bennington: la musica perde un altro talento
Lutto nella musica per la scomparsa di Chester Bennington, che si è tolto la vita a 41 anni, impiccandosi nella sua residenza in California. Chester lascia il suo gruppo, i suoi amici, i suoi sei figli, avuti da due mogli e un piccolo amico a quattro zampe. Aveva lottato contro alcool e droga per anni, e soffriva di depressione a causa dell’infanzia drammatica che ha vissuto.
Il suicidio di Chester Bennington arriva il giorno in cui Cornell avrebbe compiuto 53 anni. Non si sa se è un caso o meno, ma il cantante dei Linkin Park era molto legato al frontman dei Soundgarden e aveva scritto una commovente lettera in occasione della sua scomparsa, dicendo che il suo era un talento puro e senza rivali e che Cornell lo aveva ispirato in modi che nessuno può immaginare.
La vita di Chester
Chester Bennington era figlio di un poliziotto e di un’infermiera ed era nato nel 1976. Non ha avuto un’infanzia felice, costretto sempre a spostarsi di città in città, ma soprattutto perché era stato molestato sessualmente da un ragazzo dai 7 ai 13 anni. Ha avuto problemi di alcool e droghe per anni e ha ammesso di aver preso in considerazione il suicidio.
In varie interviste aveva detto che doveva ringraziare la musica per averlo salvato, poiché senza sarebbe morto, al 100%. Nel 2006 Chester era stato inserito nella classifica dei 100 migliori cantanti metal di tutti i tempi in 46esima posizione.