
DNA della fedeltà
Fido è da sempre considerato il miglior amico dell’uomo e sembra che siano proprio alcune caratteristiche genetiche a rendere i cani socievoli e ben predisposti al rapporto con gli umani. La storia di un’amicizia che dura da millenni trova spiegazione nel DNA della fedeltà e una ricerca evidenzia proprio questi aspetti, avendo analizzato il comportamento di Fido, con particolare attenzione ai geni. E’ stato condotto uno studio per dimostrare le differenze tra i cani e i lupi, in particolare sui comportamenti associati alla domesticazione, vediamo di cosa si tratta.
DNA della fedeltà, la ricerca
Una ricerca pubblicata su Science Advances fa luce sui comportamenti dei cani associati alla domesticazione e dimostrano che il rapporto che lega Fido all’essere umano è saldato da un gruppo di geni, per cui si parla di DNA della fedeltà.
I ricercatori si chiedevano cosa rendesse i cani così socievoli nei confronti degli esseri umani. Per rispondere a questa domanda, hanno analizzato le differenze tra lupi e cani. Hanno incluso nello studio cani di diverse razze e lupi grigi tenuti in cattività e abituati a interagire con l’uomo. Dagli studi è emerso che una caratteristica che distingue i cani dai lupi, a livello genetico, è il tratto dell’ipersocialità.
Inoltre, sono state misurate anche le capacità di socialità dei cani e dei lupi, assieme a quelle di problem solving. Gli animali, in un test, dovevano aprire una scatola in cui si trovava una sorpresa, in presenza a volte di alcune persone, a volte da soli. Gli scienziati hanno osservato che i cani erano mediamente più attenti alla presenza umana e si concentravano più su di loro che sulla scatola. Questo comportamento sembra confermare le diversità esistenti tra cani e lupi e ci aiuta a capire come mai il rapporto tra il cane e l’uomo sia durato così a lungo.