Volevo un gatto nero: il testo della canzone

Volevo un gatto nero: il testo della canzone

Volevo un gatto nero

Chi non ricorda la famose canzone Volevo un gatto nero dello Zecchino d’oro di tantissimi anni fa? Questa bellissima canzoncina, dal motivo allegro e orecchiabile, è stata cantata nel 1969 all’undicesima edizione dello Zecchino d’Oro da una bambina dolcissima e molto carina, Vincenza Pastorelli, e in breve divenne una delle canzoni per bambini più famose della musica italiana. Volevo un gatto nero ha accompagnato l’infanzia di tante persone che oggi ricordano il periodo della fine degli anni ’60 come uno dei più belli del panorama italiano: la ripicca che avviene tra due bambine che non riescono a trovare un accordo per giocare ha come oggetto proprio un gatto nero. La proposta di scambiare il gatto con un alligatore non è stata accettata e la protagonista si rivolge dicendo all’altra che è una bugiarda e che non è stata ai patti.


Volevo un gatto nero: motivo orecchiabile

Simpatica e molto piacevole da cantare, Volevo un gatto nero rievoca un’infanzia spensierata, fatta di piccole cose e in cui un gatto rivestiva la sua importanza. Niente telefonini o computer, ma semplici scambi tra bambini che non possedevano tanto e magari sognavano ben altro. Ma quell’epoca era ancora perfetta per fare tanti sogni e si viveva più spensierati, con meno problemi anche se c’era molto meno rispetto ad oggi e i bambini giocavano comunicando ed esprimendo le loro emozioni. Oggi, in una società in cui tutto è stereotipato, anche le canzoni dei bambini parlano di ben altro, tipo conquiste spaziali, robot che prendono il potere della terra e altri giochi che spesso sono aggressivi e violenti. Volevo un gatto nero esprime ancora oggi, canticchiandola, la sensazione di essere catapultati in un’epoca passata in cui tutto aveva un altro sapore, anche le canzoni per bambini. All’epoca lo Zecchino d’Oro è stato presentato da Mago Zurlì, interpretato da Cino Tortorella, e quella del 1969 fu la prima edizione di questo programma andata in onda in Eurovisione, seguita da circa 150 milioni di spettatori. Per chi volesse cantare la canzone Volevo un gatto nero, ecco il testo.

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Volevo un gatto nero

lallallallallalla’ la la

un coccodrillo vero un vero alligatore

ti ho detto che l’avevo

e l’avrei dato a te

ma i patti erano chiari

un coccodrillo a te

e tu dovevi dare un gatto nero a me

volevo un gatto nero nero nero

mi hai datto un gatto bianco

ed io non ci sto piu’

volevo un gatto nero nero nero

siccome sei un bugiardo

con te non gioco piu’

lallallallallalla’ la la

non era una giraffa

di plastica o di stoffa

ma una in carne ed ossa

e l’avrei data a te

ma i patti erano chiari

una giraffa a te

e tu dovevi dare un gatto nero a me

volevo un gatto nero nero nero

mi hai dato un gatto bianco

ed io non ci sto più

volevo un gatto nero nero nero

siccome sei un bugiardo

con te non gioco piu’

lallallallallalla’ la la

un elefante indiano

con tutto il baldacchino

l’avevo nel giardino

e l’avrei dato a te

ma i patti erano chiari

un elefante a te

e tu dovevi dare un gatto nero a me

volevo un gatto nero nero nero

mi hai dato un gatto bianco

ed io non ci sto piu’

volevo un gatto nero nero nero

siccome sei un bugiardo

con te non gioco piu’

lallallallallalla’ la la

i patti erano chiari

l’intero zoo per te

e tu dovevi dare un gatto nero a me

volevo un gatto nero nero nero

invece e’ un gatto bianco

quello che hai dato a me

volevo un gatto nero

ma insomma nero o bianco

il gatto me lo tengo

e non do niente a te

lallallallallalla’ la la