
Epilessia nel gatto
Epilessia nel gatto: erroneamente a quanto pensano in molti, anche i gatti possono soffrire di epilessia convulsiva e le cause possono essere davvero molte.
Epilessia nel gatto: cause
L’epilessia è una sindrome caratterizzata da convulsioni ricorrenti non associate a una malattia intracranica progressiva. Molteplici e di diverse tipologie possono essere le cause che portano il felino a soffrire di crisi epilettiche. Vediamo nello specifico quali sono:
Cause extracraniche
- Tossine
- Grave insufficienza renale con uremia
- Ipoglicemia
- Avvelenamenti
- Ipocalcemia
- Disturbi elettrolitici
Cause intracraniche
- Idrocefalo
- Processi infiammatori
- Tumori
- Epilessia acquisita
- Carenza di tiamina
- Malattie da accumulo lisomiale
- Vasculopatie
L’ epilessia nel gatto può essere ereditaria oppure acquisita. In quest’ultimo caso può essere provocata da un pregresso processo infiammatorio, da un avvelenamento, da un trauma o ancora da un danno metabolico. Un gruppo di neuroni viene danneggiato ed ecco che partono immediatamente delle scariche elettriche che si manifestano come convulsioni.
L’epilessia acquisita nei gatti si può manifestare a qualunque età, in soggetti di entrambi i sessi ed in tutte le razze, mentre l’epilessia idiopatica generalmente causata da tumori o encefaliti, è molto più rara nei gatti.
Quali sono i sintomi più comuni che si manifestano?
I sintomi sono quelli classici da crisi convulsive: abbattimento su di un lato, perdita di conoscenza, scialorrea, perdita di urina o di feci, contrazioni tonico-cloniche dei muscoli. Solitamente una crisi convulsiva dura da un minimo di 1 minuto fino ad un massimo di 5 minuti. La frequenza con cui si presentano questi episodi varia da soggetto a soggetto, ed il felino tra una crisi e l’altra risulterà assolutamente normale.
Questi che abbiamo appena elencato fanno parte dei sintomi generali degli episodi più acuti, possono verificarsi altre crisi più leggere, con semplici tremori, stato di assenza, senza vera e proprio perdita di coscienza e rigidità muscolare.
Qual è la terapia consigliata in caso di epilessia nel gatto?
Il veterinario, con ogni probabilità, prescriverà dei farmaci anticonvulsivanti. Se le crisi sono leggere e non sono frequenti potrebbe consigliarvi dei farmaci più blandi per il vostro amico a quattro zampe, mentre se sono frequenti e violente la terapia sarà molto più forte.
I farmaci anticonvulsivanti sono purtroppo pesanti per il fegato dell’animale e una volta intrapresa tale terapia l’animale non ne potrà più fare a meno, a meno che la situazione non tendà a migliorare sensibilmente.
Cosa deve fare un proprietario in caso di crisi epilettiche del gatto?
La prima e più importante cosa è mantenere la calma, agitarsi non serve a nulla, anzi potrebbe peggiorare la situazione. Evitate di mettere le mani in bocca al gatto, questo tipo di manovra che può rivelarsi utile con gli esseri umani, non serve con gli animali. Se lo fate rischiate che vi morda.
Abbassate la luce della stanza e cercate di minimizzare per quanto possibile i rumori presenti in quel momento, create insomma una situazione di tranquillità. Se non è la prima crisi, attenetevi ai consigli del vostro veterinario, se invece è la prima volta che accade un episodio del genere, consigliamo di portare appena possibile il felino ad un controllo medico.