Cani impiccati, orrore nelle campagne salernitane

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Salerno, trovati due cani impiccati

“Hanno impicciato due invisibili. Al sud spesso purtroppo il randagismo si contrasta così: per impiccagione dei cani, per avvelenamento, per trascinamento della vittima legata ad una corda all’ auto. E tutto nel silenzio troppo spesso omertoso che non vede mai nulla. Il male è cieco”. Queste le parole di Piera Rosati presidente di LNDC Lega nazionale per la difesa del cane dopo l’ ennesimo assurdo episodio di una violenza verso vittime innocenti del mondo animale.
Sono stati trovati due cani impiccati a un albero in modo orribile nelle campagne del salernitano. Il macabro ritrovamento è avvenuto nelle campagne di Montecorvino Rovella, appunto in provincia di Salerno. I due sfortunati pelosi, dal mantello scuro e di taglia medio-grande, erano dei randagi, non provvisti di microchip secondo le dichiarazioni dei veterinari dell’ Asl. Vivevano in quel luogo e spesso provvedevano a sfamarli alcuni dipendenti della Comunità Montana. Sono proprio questi ultimi ad averli visti vivi per l’ ultima volta.

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Cani impiccati: le reazioni

Piera Rosati e LNDC Lega nazionale per la difesa del cane, oltre e sporgere denuncia contro ignoti, si è rivolta al Comune per chiedere conto di quanto fatto, e non fatto, per opporsi al fenomeno del randagismo nel sud Italia; e si appella agli abitanti, affinché non stiano a guardare queste crudeltà in modo passivo.
Afferma Piera Rosati: “LNDC Animal Protection chiede agli abitanti di Montecorvino di rispondere con civiltà alla preistoria che incombe su casa loro”.
Aggiunge Antonella Centanni, responsabile LNDC della provincia di Salerno: “Questo comune non mette in atto politiche di sterilizzazione. Il randagismo sembra non essere un suo problema. Esisteva anni fa una ordinanza che delegava la nostra associazione a sterilizzare gratuitamente i cani sul territorio. Scaduta l’ ordinanza, finito tutto”.
LNDC si impegnerà in modo attivo, già ha richiesto di accedere agli atti per verificare che le istituzioni indaghino a dovere su questi barbari delitti.

Un problema trascurato

Episodi come questo purtroppo non sono casi isolati; sono frutto del randagismo incontrollato, dell’ assenza di un controllo per quanto concerne gli amici a quattro zampe, di un mancato uso dei microchip. Il Comune purtroppo non provvede, come invece dovrebbe, a trovare una soluzione tramite politiche di controllo e di prevenzione. Preferisce voltarsi dall’ altra parte e fingere di non vedere. Così la situazione priva di ogni possibile controllo rimane nelle mani di latifondisti, di proprietari terrieri, alcuni dei quali, a quanto pare, provvedono ad arginare il problema con i modi assurdi che abbiamo appena visto.