Malattie cani: peritonite nel cane, sintomi e cura

peritonite nel cane

Peritonite nel cane

Uno dei sintomi più evidenti e predittivi della peritonite nel cane è l’ addome gonfio
(magari rigido al tatto), soprattutto quando ad esso si associano anche letargia, lamenti,
postura anomala che tenta di alleviare il dolore, diarrea (anche con presenza di tracce di
sangue) e vomito. Questa patologia è molto pericolosa, ma vediamo cos’ è nello specifico:
Si tratta di un infiammazione dei tessuti addominali o del peritoneo che si caratterizza per un versamento dei fluidi nella cavità peritoneale, che induce grave disidratazione e
squilibrio elettrolitico.
Ma cos’è il peritoneo? E’ una membrana composta di due strati, molto sottile e quasi
trasparente, il peritoneo ricopre la parte interna della cavità addominale e di quella
pelvica, proteggendo tutto ciò che contiene, ossia fegato, milza, utero, ovaie, e intestino
E’ dunque una sorta di sacco chiuso che contiene le viscere.
Tra i due strati che lo compongono c’è un spazio che viene chiamato cavità peritoneale,
all’interno della quale scorre un liquido lubrificante.

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Cause della peritonite nel cane

La peritonite canina può originarsi sia da cause infettive che non infettive.
Staticamente la fonte principale d’ infezione è la diffusione di batteri nello stomaco e nel
tratto gastrointestinale, seguita da penetrazione di corpi estranei nella cavità addominale
(traumi penetranti, proiettili), rottura o diffusione di raccolte infette (ad esempio ascessi
prostatici, pancreatici, piometra) o enteriti virali, infezioni provocate da batteri, ascessi
localizzati nel fegato, nella milza e nel pancreas.
Tra quelle non infettive si elencano: tumori, difetti congeniti, ernie, rottura di organi cavi come ad esempio il sistema biliare e la vescica con ostruzioni dell’ uretra o ureteri, oppure di reni o colecisti. Ma anche cause esterne, come avvelenamenti.

Diagnosi della peritonite nel cane

Per pervenire ad una diagnosi corretta il veterinario dovrà eseguire:

  • l’ anamnesi della storia clinica del cane
  • un esame fisico
  • un prelievo del fluido dall’ addome per analisi laboratoriali
  • un esame completo del sangue
  • un esame emocromocitometrico completo
  • un esame delle urine
  • radiografie ed ecografia per localizzare la causa del disturbo.

Terapia della peritonite nel cane

Il primo intervento consiste generalmente nella somministrazione di antidolorifici e di una terapia endovenosa per riequilibrare la perdita di liquidi, che potrebbe pure indurre la morte.
L’ intervento successivo previsto dalle terapie in caso di peritonite nel cane dipende dagli
esiti degli esami e dalla causa individuata, e frequentemente si ricorre a farmaci che riducono i livelli di acido nello stomaco (quando ad esempio ci sia stata perforazione,
come nel caso delle ernie), medicinali contro il vomito e antibiotici in caso di infezione
batterica.
Una cosa importante da sottolineare è che un addome acuto è nella quasi totalità dei casi
sintomo di una condizione seria e rischiosa, per cui, anche dopo aver sottoposto Fido alle
cure necessarie, che magari potranno pure essere somministrate in condizioni di ricovero, o addirittura a intervento chirurgico, che in non pochi casi risulta inevitabile (si pensi alla presenza di masse da asportare), è doveroso seguire alla lettera le prescrizioni mediche per tutto il periodo di tempo indicato, anche dopo le prime avvisaglie di miglioramenti, e fino ad un pieno recupero dell’ animale.
La terapia per la peritonite è ancora oggi in continua evoluzione, i farmaci che venivano
utilizzati negli anni passati si sono spesso dimostrati inefficaci e a volte addirittura
peggiorativi delle condizioni generali dell’animale.

Prevenzione

Soprattutto con cani ancora cuccioli che potrebbero ingerire con maggiore probabilità corpi estranei, come plastica sassi, metallo ecc., occorre prestare davvero molta attenzione. Anche l’ ingestione di sostanze tossiche come prodotti per la pulizia della casa o per la cura del giardino devono essere attentamente riposti, in modo che Fido non possa raggiungerli. Se dovessero verificarsi episodi di vomito, non andranno mai trascurati, sempre meglio rivolgersi al veterinario in modo tempestivo.

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