
Malattie dei cani da caccia
Chi sono i cani da caccia? Che caratteristiche possiedono? Quali sono le malattie dei cani da caccia? In realtà, “cane da caccia” è un appellativo che si riferisce non ad una razza o una tipologia, bensì all’attività che l’animale svolge: fiutare le prede durante le battute di caccia. Si tratta dunque di specie molto resistenti, che eccellono per l’olfatto, e che nel corso degli anni sono state selezionate perché si adattassero a un determinato tipo di caccia anziché un altro, per cui oggi è possibile individuare dei sottogruppi, quali: cani da ferma, da riporto, da tana, segugi, da pista di sangue o da traccia.
Le più comuni malattie dei cani da caccia
È corretto dire che i cani da caccia sono più deboli di costituzione, e di conseguenza più soggetti a malattie? Niente affatto! Sono normalmente razze piuttosto resistenti che a causa del compito che svolgono si trovano molto spesso a contatto con quelli che sono i principali responsabili di una serie considerevole di malattie che coinvolgono i cani, ossia zecche, zanzare e flebotomi, che si trovano spesso nei boschi dove i cani da caccia vengono impiegati dall’uomo.
Le più comuni malattie dei cani, che colpiscono quelli da caccia, sono:
- Filariosi: una malattia parassitaria trasmessa tramite la puntura delle zanzare. Il parassita una volta entrato nel corpo ospite, in questo caso nel cane, assume la forma di un verme sottile, che da microscopico può arrivare alla lunghezza di 30 cm che; se questi parassiti arrivano ad annidarsi nel cuore dell’animale, possono causarne la morte;
- Piroplasmosi: questa malattia è trasmessa dalle zecche e si manifesta con febbre e anemia.
- Leishmaniosi: trasmessa da particolari moscerini, detti flebotomi o pappataci. I sintomi sono dermatite secca esfoliativa, alopecia soprattutto intorno a occhi, zampe e dorso, ispessimento e sanguinamento delle orecchie, aumento di volume dei linfonodi, noduli cutanei, anemia, dimagrimento, diminuzione delle masse muscolari ed insufficienza renale.
- Leptospirosi: questa malattia può essere contratta in modo diretto, da animali malati: topi, puzzole, bovini e suini, o indiretto, attraverso il contatto con liquidi infetti, o acqua contaminata. Esistono due forme di leptospirosi, una con un quadro clinico più grave ed una più lieve. I sintomi nei casi meno problematici sono tosse, nausea, vomito, inappetenza e problemi agli occhi, in quelli gravi si aggiungono febbre, tremori, disidratazione e ittero. Nei casi acuti la malattia può indurre la morte del cane nel giro di pochi giorni.
Prevenzione e cura delle principali malattie dei cani da caccia
Per quanto concerne la filariosi, il periodo di maggior pericolo va dalla primavera all’autunno, ossia il momento in cui le zanzare che la trasmettono si riproducono. Contro questa malattia non esiste nessun vaccino e la prevenzione resta l’unica vera arma efficace. La prevenzione si effettua tramite un farmaco, da somministrare sotto forma di compressa o puntura due volte all’anno.
La piroplasmosi ha un periodo d’incubazione variabile, tra i sette e i quattordici giorni, è piuttosto complessa da trattare ed è quindi necessario prevenirla in maniera efficace, attraverso repellenti del tipo “Combo” o “Tri-Act“, che provocano un immediato distacco della zecca in caso di morso, impedendo così al parassita di entrare nel sangue.
Per la leishmaniosi esiste un vaccino, ma si sono rivelati più efficaci trattamenti preventivi da effettuare, con fialette repellenti, collari antipulci e spray.
Se doveste riscontrare dei sintomi è molto importante portare immediatamente il cane dal veterinario per esami di sangue e urine, infatti esistono terapie conservative a base di farmaci, che pur non eliminando la patologia possono garantire all’animale una vita lunga e normale.
Per la leptospirosi si pratica invece un vaccino sui cuccioli, con richiamo annuale.
In caso di contagio, è indispensabile un intervento tempestivo, il veterinario potrà identificare il problema attraverso esami appositi e prescrivere una cura a base di farmaci, tenendo sotto controllo la disidratazione che è una delle complicazioni più comuni e pericolose.
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