
Malattie del cane: Rickettsia
Tra le malattie del cane una delle più temute anche dai padroni è la Rickettsia ed il motivo è semplice, la trasmissione può passare dall’animale agli esseri umani.
Questa malattia, il cui contagio avviene tramite il morso di una zecca, si manifesta
normalmente con febbre e sonnolenza ed è spesso accompagnata da dolori articolari.
Le Rickettsiae sono batteri parassiti intracellulari che possono sopravvivere solo all’interno di cellule e le zecche sono gli ospiti ideali per questi batteri.
Come abbiamo accennato la malattia viene trasmessa al cane con il morso di una zecca
infetta. Passando dalla cute, le rickettsie si diffondono facilmente in tutto l’organismo grazie al sistema circolatorio e linfatico, riuscendo a penetrare anche nelle porzioni profonde della parete vascolare e colpendo lo strato muscolare, con la conseguente diminuzione del numero di piastrine in circolo. Alla ricerca di un habitat adeguato per potersi replicare attaccano, cervello, polmoni, reni, cuore, fegato, milza, pancreas e tutto il tratto gastrointestinale. Questa malattia, nei quadri clinici più gravi, causa emolisi ed altri effetti tossici e degenerativi, porta le cellule alla necrosi, con un aumento della permeabilità vascolare e vasocostrizione.
Sintomi clinici della Rickettsia
La malattia del cane Rickettsia ha un periodo di incubazione di 2-4 giorni, e il sintomo più
evidente con cui si manifesta è la febbre davvero molto elevata, circa 40°, altre avvisaglie
sono vomito, diarrea, depressione o alterazione sensoriale, letargia, inappetenza, edema
di labbra e scroto, aumento di volume di fegato e milza, problemi agli occhi come scolo
oculo congiuntivale e congestione sclerale, spesso sono presenti anche tosse, dispnea e
deficit respiratori, sindromi vestibolari e varie manifestazioni nervose, deviazione della
testa, andatura compulsiva in circolo e crisi epilettiche.
Certo i primi sintomi sono normalmente i più lievi e quelli che potrebbero non preoccuparci poi così tanto, ma non vanno assolutamente ignorati, o potrebbero rapidamente degenerare in quelli più gravi appena elencati. Il quadro clinico di questa patologia, se trascurata può diventare davvero complicato e in alcuni casi estremamente gravi portare alla morte del cane.
Diagnosi della malattia
La diagnosi di questa patologia non è semplicissima ma il vostro veterinario saprà come
agire per confermare con sicurezza la presenza o meno della malattia. Normalmente si procede con un esame detto immunofluorescenza indiretta che ricerca
degli anticorpi sui campioni di sangue. Gli anticorpi sono rintracciabili solo dopo alcuni giorni. Segnaliamo che a volte nel punto in cui l’animale è stato morso dalla zecca si sviluppa una specie di crosta di colorazione nerastra che potreste identificare molto più
celermente che con esami di laboratorio. Ricordate che la prognosi è sicuramente molto più favorevole se la diagnosi è tempestiva, quindi non trascurate mai alcun sintomo, al minimo sospetto non esitate e rivolgetevi sempre al vostro veterinario di fiducia.
Terapia della Rickettsia
Se la malattia viene diagnosticata in stadio precoce e non si sono ancora generate
complicazioni, molto probabilmente il veterinario riuscirà a risolvere il problema solo con
l’aiuto di una terapia antibiotica. Il solo uso di tetracicline o cloramfenicolo, nella
maggioranza dei casi si rivelano sufficienti a risolvere la situazione.
La terapia va però iniziata alla comparsa dei primi sintomi e proseguita per circa una
ventina di giorni, già in una settimana il cane dovrebbe mostrare segni di miglioramento e guarigione. Essendo una patologia che si può trasmettere all’essere umano, se il vostro fedele amico a quattro zampe dovesse contrarre la rickettsiosi, consigliamo a tutta la famiglia di sottoporsi a controlli per escludere il contagio.
Prevenzione della Rickettsia
A maggior ragione, ma non solo, perchè la Rickettsiosi si trasmette anche all’uomo è
molto importante la prevenzione. Fido andrà trattato con i prodotti antiparassitari adeguati, almeno un mese prima dell’inizio della stagione a rischio, (maggio- agosto) quindi iniziate verso marzo, e controllatelo con regolarità per escludere l’infestazione di zecche e pulci. Se possibile evitate di portarlo in campi dove l’erba è alta e seguite sempre i sentieri battuti.
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