
Avvelenamento da marijuana nel cane e nel gatto
Può capitare, e capita più spesso di quanto si immagini, di trovarsi di fronte a casi di
avvelenamento da marijuana nel cane e nel gatto. Vediamo com’è possibile, quali sono i sintomi e, soprattutto, come intervenire e curare il nostro cane o il nostro gatto se si ritrovasse in questa condizione.
Le cause dell’avvelenamento da marijuana nel cane e nel gatto
La causa dell’ avvelenamento da marijuana nel cane e nel gatto è solo una: l’ ingestione,
chiaramente involontaria. In questo caso, per quanto possa per molti padroni risultare
imbarazzante, è importante e di vitale importanza essere sinceri con il veterinario, perché è evidente che la marijuana non poteva essere di proprietà di Fido. Il medico deve essere messo a conoscenza di quanto accaduto, non per emettere un giudizio morale o legale nei confronti di chi assume marijuana, in quanto tale giudizio non gli spetta e non è di sua competenza, ma per intervenire il prima possibile, curare e salvare il vostro cane o gatto. Mentire, oltre che poco onesto, è anche poco sensato, perché a rimetterci sarà solo e soltanto il vostro amato amico a quattro zampe.
Avvelenamento animali: i sintomi della marijuana
Ingerire la marijuana, per i cani e i gatti, è una delle cause più pericolose di avvelenamento animali, questo perché il principio attivo della marijuana, l’alcaloide tetraidrocannabinolo, agisce su vari recettori del SNC e uno dei problemi principali è che l’alcaloide è un antiemetico, ovvero non viene vomitato dall’animale prima che si verifichino i sintomi.
Per il cane e il gatto sono sufficienti 3mg/kg di marijuana per avvelenarsi, mentre la dose letale è invece di 3g/kg. La marijuana viene assorbita e metabolizzata rapidamente dal fegato e può generare euforia, depressione, ipereccitabilità, ottundimento del sensorio, vocalizzazioni, sonnolenza, occhi arrossati, midriasi, ipertermia o ipotermia, nistagmo, collasso, tachicardia, atassia, debolezza muscolare e, infine, anche il coma, anche se molto raramente.
Diagnosi e terapia
Non è solo la marijuana a provocare determinati sintomi, ma è possibile che essi si verifichino anche a causa di altri prodotti tossici; anche per questo è fondamentale essere chiari con il veterinario che, tramite una visita e anamnesi potrà diagnosticare il problema più rapidamente possibile.
Per quel che riguarda la terapia si procede inducendo il vomito nel cane o nel gatto che ha ingerito marijuana, se tale assunzione è avvenuta entro trenta minuti, altrimenti si ricorre alla lavanda gastrica o alla somministrazione di carbone attivo e purghe.
Come si può evincere chiaramente non esiste una terapia specifica per l’avvelenamento da marijuana, ma si procede con terapie sintomatiche e di supporto.
È quindi importante tenere lontano, dagli animali, così come dai bambini, qualsiasi sostanza pericolosa, come lo è la marijuana. Ogni adulto è libero di scegliere per se stesso e assumere ciò che meglio crede, ma è altrettanto doveroso tutelare chi non chiede di assumere marijuana e chi, come nel caso del gatto e del cane, rischia di rimetterci in salute per l’assunzione di tale sostanza.