Malattie cani: malattia del cane bianco, sintomi e cura

malattia del cane bianco

Malattia del cane bianco

Purtroppo molto spesso accade che i cani possano essere soggetti, così come succede anche all’ uomo, a diversi tipi di patologie e che non sempre si possa formulare una diagnosi precisa. Ad esempio, avete mai sentito parlare della Malattia del cane bianco o sindrome di Shaker? Si tratta di una patologia che interessa soprattutto i cani di piccola taglia dal mantello bianco, e proprio da questo deriva il nome di questa patologia, anche se diversi studi hanno appurato che possono essere colpiti anche altri cani avente un colore di mantello diverso da bianco.
Questa malattia è piuttosto rara e colpisce l’1,3% dei cani. Sebbene ancora oggi non si conosce la causa, sono stati realizzati dei trattamenti appositi che ne alleviano i sintomi.

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Malattia del cane bianco o sindrome di Shaker: la sintomatologia

Il sintomo principale che può essere facilmente rilevabile anche dal padrone è un tremore generale su tutto quanto il corpo dell’animale. Sono colpiti indistintamente sia i maschi che le femmine e l’età maggiormente a rischio va dai 9 mesi ai 3 anni di vita.
Il tremore del cane persiste tutto il giorno, ma si aggrava se il cane è in stato di ansia oppure di forte eccitazione.
Purtroppo in assenza di un’adeguata terapia, la patologia può aggravarsi, per questa ragione consigliamo a tutti i proprietari che dovessero sospettare questa malattia, di recarsi immediatamente dal proprio veterinario di fiducia per intraprendere un trattamento adeguato il prima possibile.

Naturalmente oltre al tremore possono verificarsi altri sintomi meno specifici, come:
scuotimenti della testa, debolezza degli arti e della presa, movimenti rapidi e involontari dell’ occhio del cane.
Questa malattia è molto spesso associata ad un’ infiammazione del sistema nervoso che colpisce il cervelletto e la disfunzione di questa parte del cervello può essere causa iniziale del tremore.
Alcuni veterinari ritengono che la causa principale possa essere un virus latente, ma ad oggi non ci sono state ricerche scientifiche che appurano tale ipotesi.
E’ stata esclusa anche la componente ereditaria, pare infatti che non sia trasmissibile attraverso i geni, ma nonostante questo non essendoci ancora adeguati studi in merito, è preferibile che gli esemplari malati non vengano utilizzati per la riproduzione dei cani.

Diagnosi

Per quanto riguarda la diagnosi, i medici possono effettuare alcuni test per determinare se un cane soffre della sindrome di Shaker, conosciuta anche con il suo acronimo: WSS. Generalmente si esegue un esame fisico dell’animale, viene prelevato un campione di sangue del cane, viene effettuato l’ elettroncefalogramma e prelevati campioni di liquido spinali in modo da escludere eventuali malattie mortali.
La malattia del cane bianco è raramente fatale, ma essendo un’ eventualità non del tutto escludibile, è molto importante intervenire in modo tempestivo, con un intervento rapido è più probabile che i sintomi diminuiscano e che il cane possa vivere più a lungo e soprattutto serenamente.

Malattia del cane bianco: trattamenti

Come accennato precedentemente, ancora non si conosce la causa reale di questa
malattia, e non esistono ad oggi cure risolutive, ma l’utilizzo di farmaci corticosteroidi si è rivelata un’ ottima soluzione per diminuire il tremore e gli scuotimenti della testa nonché i movimenti rapidi e involontari dell’occhio.
L’utilizzo del farmaco risultati quasi immediati, già dopo 5 giorni di trattamento, l’80% dei cani torna alla normalità.
Per la terapia è buona norma attenersi al dosaggio e alle modalità prescritto dal veterinario e non dimenticare che la cessazione prematura del trattamento rischia di far generare ricadute della malattia. Da tenere in considerazione il fatto che anche le vaccinazioni del cane possono portare ad un ritorno della patologia, proprio per questo prima di sottoporre l’animale ad eventuali vaccinazioni, è bene comunicarlo tempestivamente al vostro veterinario e valutare con lui come procedere.

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