
Andy Murray
Grande tennista ma anche grande appassionato degli animali, Andy Murray fa parte di quella categoria di persone che considerano i cani come delle persone e per sentirli vicini parla con loro attraverso Skype. Il tennista scozzese, considerato uno tra i più forti della sua generazione, è nella Top 10 del ranking ATP dall’aprile 2007 e ad oggi occupa la prima posizione. Il suo lavoro, nonostante lo porti in giro per il mondo, non gli impedisce di rendere i cani pienamente partecipi della sua vita e Andy Murray, che stravede per i suoi due cani border terrier Rusty e Maggie, li ha condotti ovunque pur di averli vicino a sé. Il tennista ha portato i suoi cani un paio di volte in Florida, a Miami, ma li ha condotti anche in California e persino a Parigi. Purtroppo, però vi sono stati dei periodi in cui il tennista ha dovuto assentarsi per un tempo prolungato e aveva bisogno di vedere i suoi cani, così ha organizzato per bene il viaggio per vedere se gli animali erano in grado di sopportare lo stress e il cambiamento di luogo.
Parla con i suoi cani tramite Skype
La voglia di vedere i suoi animali lo ha spesso portato, come già detto, ad utilizzare Skype per parlare con loro, ma sembra che Rusty e Maggie non rispondano alle sue chiamate e non capiscono che è il loro padrone a pronunciare i nomi. Nonostante questa piccola mancata comunicazione, i due cani sono per Murray un valido aiuto per sopportare e gestire meglio le sconfitte. Il tennista ha affermato che anche quando ha avuto una brutta partita, trae conforto e fiducia dalla loro presenza e non rinuncerebbe a loro per niente al mondo. Il tennista e la moglie Kim Sears hanno anche finanziato due cani antidroga, chiamati proprio Murray e Sears, per sostenere la lotta del WWF contro il bracconaggio e il commercio illegale di specie selvatiche in Nepal.
Sempre alla difesa degli animali
Andy Murray ha vissuto anche delle spericolate avventure in difesa degli animali. Ad esempio, lo scorso anno a Wimbledon il tennista ha rischiato di farsi seriamente male per salvare un labradoodle. Come egli stesso ha raccontato, mentre si trovava alla guida e stava procedendo verso l’All-England Club, ha notato il cane che stava correndo verso il traffico in arrivo. Il tennista è sceso della macchina e ha tentato di fermare il traffico, poi ha preso il cane per il collare e lo ha messo sul sedile posteriore dell’auto, poi ha chiamato il proprietario grazie al numero sul collare del cane e per fortuna tutto si è concluso positivamente.