
Savona, cani non possono entrare in centro
Il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio ha scelto una via drastica per fare in modo che le vie del centro, che accolgono abitanti e turisti per lo shopping natalizio siano pulite. Era già presente un’ordinanza che obbligava i proprietari dei cani a portarsi dietro una paletta e una bottiglietta d’acqua, ma ora i cani non possono entrare in centro e pulire non è più sufficiente. Se il cane fa i bisogni in centro arriva una multa di 500 euro.
Cani non possono entrare in centro: l’ordinanza
L’ordinanza del sindaco ha scatenato una bufera, in una città dove all’anagrafe canina sono iscritti più di 6500 amici con la coda. La protesta degli animalisti sta boicottando i negozi in centro, poiché secondo loro l’ordinanza è stata emessa sotto richiesta dei commercianti, che chiedono da tempo che il centro cittadino sia reso più pulito, combattendo contro la maleducazione di alcuni proprietari di animali.
I cani non possono fare i loro bisogni sotto i portici e nelle aree pedonali del centro; nelle altre zone della città i proprietari di animali devono raccogliere gli escrementi, come facevano già fino ad oggi, ma anche pulire se fa pipì, portandosi dietro una bottiglietta d’acqua.
Di fatto queste norme costituiscono il divieto di passeggiare con il cane in centro, perché si sa che non è possibile impedire all’animale le funzioni fisiologiche.
Cani non possono entrare in centro: la protesta
E’ stata organizzata un protesta contro questa ordinanza e i proprietari di animali, assieme ai loro amici a quattro zampe al guinzaglio per cani, percorreranno le vie del centro, andando a protestare davanti al municipio.
L’iniziativa ha avuto la solidarietà dell’ex ministro Michela Vittoria Brambilla, che si schiera sempre a favore dei diritti degli amici a quattro zampe. Il sindaco resta sulle sue posizioni, dicendo che nessuno vuole escludere i cani dalla città e che al momento del bisogno, sarà sufficiente trascinare l’animale giù dal marciapiede, per evitare che sporchi muri, fioriere e marciapiedi, ma gli animalisti ribattono sull’impossibilità di intervenire prontamente in queste occasioni.
I proventi delle multe andranno al canile e il sindaco, a suo favore, cita una sentenza della Cassazione che afferma che Il proprietario deve intervenire con atteggiamenti tali da far desistere l’animale. Nell’impossibilità di vietare al cane di fare pipì è bene portarsi dietro una bottiglietta d’acqua per ripulire.