Allevamento di oche: vantaggi e svantaggi

Allevamento di oche: vantaggi e svantaggi

Allevamento di oche

Creare un allevamento di oche non è poi così difficile, per iniziare basta costruire un recinto dove possano razzolare e un rifugio per dar loro la possibilità di ripararsi.

Le oche sono animali robusti e pertanto non necessitano di molte cure, hanno bisogno però di molto spazio a disposizione per pascolare, almeno 200 metri quadri di prato con erba. Quest’area va recintata con una rete alta almeno 70 cm per evitare che scappino.

Come accennato, all’interno del recinto bisogna prevedere una casetta in legno, le cui dimensioni varieranno in base alla quantità di esemplari dell’allevamento. Calcolate mediamente circa un metro per ogni oca da ospitare. Il rifugio dovrà essere aperto su un lato, in modo che le operazioni di pulizia risultino più semplici e anche l’areazione sia sempre garantita. Dentro la casetta non servono posatoi, poiché le oche dormono a terra, Sarà necessario però posizionare dei nidi in un angolo del ricovero, per la deposizione delle uova.

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Vantaggi e svantaggi di un allevamento di oche

L’allevamento delle oche è molto diffuso in Francia, Germania ed Inghilterra. Presenta vantaggi ma anche qualche piccolo svantaggio.

Tra i principali vantaggi, le oche sono animali molto indipendenti ed economici. Necessitano di poche attenzioni e cure da parte dell’allevatore, visto che nutrendosi di erba non hanno bisogno di mangimi per arricchire la loro dieta quotidiana.

Rispetto agli altri volatili, sono animali resistenti alle malattie, al freddo, all’umidità, hanno un’aspettativa di vita maggiore e in aggiunta, non necessitano di visite mediche.

Ma ci sono anche degli svantaggi da tenere in considerazione: rispetto ai polli e alle galline, le oche tendono ad essere più sporche, e soprattutto i maschi sono molto aggressivi, certe volte anche con lo stesso padrone.

Inoltre, rispetto alle galline, sono meno prolifiche, si riproducono infatti soltanto tre volte l’anno e raggiungono la loro piena maturità sessuale solo a partire dai due anni di età.

La riproduzione

Le oche sono animali monogami, quindi tendono a restare con il compagno tutta la vita. Per poter facilitare la riproduzione è necessario prevedere la presenza di un maschio ogni tre femmine.

In natura il periodo dell’amore è durante l’inverno e le prime deposizioni di uova avvengono a gennaio o febbraio.

Le uova si schiudono in primavera, più specificatamente tra marzo e aprile. I piccoli appena nati restano nel nido 5 giorni dopodiché, insieme ai loro genitori, andranno nei prati. Intorno ai due mesi di età avviene il battesimo del volo e da questo momento in poi non avranno più bisogno dei genitori, ma diventeranno indipendenti.

Malattie delle oche

Le oche sono animali forti e resistenti e proprio per questo è più difficile accorgersi di eventuali malattie. Tra le malattie che più comunemente colpiscono questi animali troviamo:

  • Aspergillosi: una patologia causata da funghi che attacca soprattutto i polmoni causando difficoltà respirazione e affanno.
  • Chlamydia: causata da un batterio, anch’essa porta a problemi respiratori, congiuntivite, diarrea e atrofia dei muscoli del petto.
  • Pasteurellosi: un’infezione estremamente contagiosa, con sintomi come diarrea e problemi respiratori, che si manifestano solo poco prima della morte, che sopraggiunge in modo molto rapido; La sola cura è a base di antibiotici che però solitamente viene praticato quando ormai è troppo tardi
  • Malattia di Derszy: un’infezione molto contagiosa e colpisce i paperi, con un tasso di mortalità che sfiora  il 100%.
  • Criptosporidiosi che attacca polmoni e intestino, con sintomi come anoressia, debolezza, ingrossamento delle ghiandole e difficoltà dei movimenti.
  • Enterite virale trasmessa per contatto diretto con animali infetti o ambienti contaminati. Tra i sintomi troviamo eruzioni cutanee, danni vascolari, lesioni delle mucose, problemi intestinali e ingrossamento dei linfonodi.