
Grum torna a casa
Il caracal sequestrato la scorsa settimana può tornare dalla sua famiglia. Grum torna a casa da Anelia: il procuratore ha firmato un decreto che dispone l’affidamento dell’animale in custodia giudiziale presso la sua proprietaria. La disposizione è stata firmata poiché l’attuale collocazione di Grum gli provocava un grave stato di sofferenza.
Grum torna a casa: la vicenda
Nella giornata di oggi, il nucleo forestale di Milano riconsegneranno Grum in custodia alla sua padrona. La donna bulgara è indagata per detenzione di animali pericolosi per l’incolumità pubblica.
I veterinari della clinica dove il caracal è stato portato in seguito al sequestro hanno dato rassicurazioni sulla docilità dell’animale, che dopo essere stato chiuso in gabbia avrebbe iniziato a rifiutare il cibo. In casa è sempre stato libero e la sua condizione gli stava provocando disagi e problemi di salute.
Grum è un incrocio con una lince selvatica; è nato in Belgio ed è stato acquistato in Repubblica Ceca lo scorso maggio, per 10mila euro. In Bulgaria, il paese di origine della doona, la detenzione dell’animale non è vietata, ma in Italia invece sì.
I legati della famiglia di Grum hanno presentato un’istanza per il dissequestro del caracal, ma non è stato concesso. Con il provvedimento approvato dal procuratore è stata disposta la sola custodia giudiziale dell’animale, in base all’articolo 259 del codice di procedura penale.
Si è solo all’inizio di questa vicenza giudiziaria, ma almeno Grum è potuto uscire dalla gabbia e la sua padrona ha potuto riabbracciarlo. L’avvocato Stefano Sutti, il legale della donna, sostiene che la legge vigente non considera i caracal, che sono animali ibridi, considerati da compagnia. Gli esemplari come Grum appartengono alla specie dei gatti. Inoltre, le autorità italiane hanno consentito al caracal di entrare in Italia, verificandone l’identità dal chip e dai documenti, che la donna ha mostrato al suo ingresso nel paese.