Setticemia neonatale in cani e gatti: cause, sintomi e terapia

Setticemia neonatale in cani e gatti: cause, sintomi e terapia

Setticemia neonatale in cani e gatti

La percentuale di mortalità neo natale in cani e gatti è più elevata nella prima settimana di vita, soprattutto tra il primo e terzo giorno dalla nascita. Con il termine setticemia, si indica la presenza di batteri nocivi che entrando in circolo nel sangue del cucciolo provocano sepsi, conseguente shock settico e purtroppo la morte. I cuccioli neonati spesso muoiono senza manifestare sintomi specifici, semplicemente smettono di alimentarsi, sono meno reattivi e si lamentano. Scopriamo le cause e i sintomi della setticemia neonatale in cani e gatti.

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Le cause della setticemia neonatale in cani e gatti

Le infezioni batteriche sono ad oggi al primo posto tra le cause di mortalità neonatale in cuccioli e gattini.

I batteri che con maggior frequenza provocano setticemia neonatale sono:

  • Escherichia coli
  • Streptococchi,
  • Stafilococchi
  • Pseudomonas
  • Klebsiella
  • Proteus
  • Enterobacter
  • Batteri anaerobi
  • Pasteurella.

La principale via di trasmissione di queste infezioni batteriche è di tipo verticale, ossia dall’ospite (la mamma) al cucciolo, attraverso l’infezione dell’embrione o del feto ancora in utero. Meno probabile, ma da non escludere, il contagio tramite latte infetto.

Esistono molteplici fattori, di vario genere, che incidono sull’insorgenza di setticemia neonatale in cani e gatti, tra cui:

  • Fattori ambientali: scarsa pulizia e igiene, temperatura o umidità non adeguate;
  • Gestione errata dell’allevamento: sovraffollamento, cagnoline gravide a contatto con altri animali portatori di infezione;
  • Fattori legati al parto: parto difficoltoso (distocie), numero eccessivo di feti;
  • Fattori materni: infezioni per via transplacentare dovute a mastiti o endometriti, ingestione di liquido amniotico durante il parto, infezioni da gastroenteriti, dermatiti, oppure insufficiente produzione di colostro;
  • Fattori del neonato: cuccioli o gattini prematuri, peso insufficiente alla nascita, polmoniti, ipossia, ipotermia, ipoglicemia, scarsa assunzione del colostro, ferite della cute, congiuntiviti, infiammazione ed infezioni dell’ombelico e dei tessuti circostanti, infiammazioni intestinali, infezioni virali nei gattini, infezioni da Herpesvirus nei cuccioli.

I sintomi della setticemia neonatale in cani e gatti

Come abbiamo accennato i sintomi a volte possono essere molto vaghi e soprattutto si presentano in modo acuto, con morte improvvisa del cucciolo a breve distanza dalla manifestazione degli stessi. Solitamente il decadimento delle condizioni del cucciolo e la morte avviene nel giro di 24, massimo 48 ore.

I sintomi più comuni sono:

  • Scomparsa del riflesso di suzione e deglutizione
  • Ipotermia
  • Ipoglicemia
  • Lamenti
  • Debolezza
  • Dolore addominale
  • Presenza di sangue nelle urine
  • Diarrea anche emorragica
  • Dispnea, ossia respirazione alterata e faticosa
  • Edema
  • Petecchie
  • Necrosi delle estremità

Diagnosi e terapia della setticemia neonatale in cani e gatti

Il problema più grosso della setticemia neonatale è la rapidità con cui si verifica, senza dare il tempo di svolgere gli esami necessari a salvare la vita del cucciolo.

L’esame del sangue con emocoltura è praticamente impossibile, poiché richiederebbe vari prelievi nell’arco della giornata, cosa inattuabile vista la tenera età dei soggetti colpiti e lo scarso tempo a disposizione. Anche altri tipi di esami batteriologici che sono realizzabili, richiedono comunque del tempo per arrivare ai risultati, che si riescono ad ottenere quando il cucciolo è già purtroppo morto; la loro utilità ha quindi solo fine preventivo per eventuali altre cucciolate.

Purtroppo da quello che abbiamo detto si evince che la prognosi della setticemia neonatale è bassissima, per non dire nulla. L’unica cosa utile ed attuabile è la prevenzione attraverso il miglioramento delle condizioni ambientali e di gestione dell’allevamento.