Erba cornetta, velenosa per gli animali domestici

Erba cornetta, velenosa per gli animali domestici

Erba cornetta

L’ erba cornetta, chiamata anche Consolida regalis o Delphinium consolida, appartiene alla famiglia delle Fabacee ed è una bella pianta arbustiva annuale molto conosciuta e diffusa, presente in numerosi colori, tra cui blu, giallo, bianco e rosa, ma il blu è decisamente il colore più frequente. La pianta cresce spontaneamente nei boschi dell’area mediterranea ed è caratterizzata da fusti che generalmente raggiungono un’altezza di fino 50-60 cm, anche se alcune piante possono raggiungere l’altezza di un metro e mezzo. Le foglie sono di colore verde-azzurrognolo, allungate e cuoriformi, mentre i fiori hanno una forma molto particolare e sono riuniti in gruppetti di pochi elementi che interessano la sommità della pianta. La fioritura della pianta avviene alla fine della primavera o all’inizio dell’estate e manifesta nell’aria un delicato profumo. Il frutto somiglia ad un piccolo baccello di fagiolo, di colore marrone chiaro e contiene piccoli semi triangolari di colore nero che sembrano ricoperti da piccole scaglie.

Non perderti i nostri articoli.

Erba cornetta caratteristiche

La pianta Erba cornetta, anche se nella maggior parte dei casi cresce allo stato spontaneo, si può comunque coltivare anche in casa o in giardino e ha una buona crescita nelle zone dove le temperature invernali non scendono troppo al di sotto dello zero. Naturalmente in vaso non cresce come nel terreno e la pianta si svilupperà in dimensioni normali, ma per quanto riguarda le cure non richiede particolari trattamenti, ma è importante che sia collocata alla luce e alla giusta temperatura. La pianta fiorisce da giugno a settembre e cresce facilmente anche ai margini dei sentieri e sui terreni incolti.

Erba cornetta velenosa per gli animali domestici

Tossica sia per gli animali domestici, l’Erba cornetta dà problemi a cani e gatti soprattutto quando è giovane. La parte più velenosa di questa sono i semi, perché ricchi di alcaloidi, ma in genere tutte le parti di questa pianta, ad eccezione dei fiori, contengono alcaloidi simili a quelli dell’aconito. Se ingerita dai nostri amici a quattro zampe, la presenza degli alcaloidi genera un effetto bloccante a livello neuromuscolare che inibisce l’acetilcolina (neurotrasmettitore nel sistema nervoso). I sintomi che si manifestano negli animali domestici sono: stipsi, coliche, scialorrea, aritmia, salivazione eccessiva, tremori muscolari, rigidità muscolare, debolezza nel cane e nel gatto, paralisi respiratoria, insufficienza cardiaca e in casi anche morte. E’ importante, per chi desidera coltivare questa pianta in casa o in giardino, avere molta prudenza nel caso nell’abitazione siano presenti animali domestici.