
Problemi movimento gatti
I problemi movimento gatti possono derivare da patologie articolari, in genere abbastanza frequenti nei felini, soprattutto in età dei gatti avanzata. Molto spesso la potenza muscolare e l’agilità di questi animali riescono a mascherare il problema, ma se si osservano con attenzione è possibile accorgersi che si muovono male oppure lamentano dolore, in particolare mentre saltano e giocano. I problemi di movimento nei gatti possono quindi rivelare motivazioni molto profonde e soprattutto segni di patologia articolare.
Problemi movimento gatti: cause
Il sintomo più frequente che ci fa accorgere dei problemi di movimento nei gatti è la zoppia, ma possono anche lamentarsi se manipolati e rifiutare di muoversi ai nostri comandi. Se si tratta di malattia articolare può essere degenerativa o infiammatoria, ma in alcuni casi possono essere presenti entrambe le situazioni, il che peggiora notevolmente il movimento nei gatti. Le artropatie infiammatorie possono essere infettive, rare e non infettive, mentre le patologie più propriamente dette possono consistere in artrosi, di solito legata all’età avanzata, e le secondarie, derivate da traumi mal curati o da lesioni o lussazioni precedenti, rotture legamentose, malattie metaboliche o neoplastiche. Un’altra causa dei problemi di movimento nei gatti è l‘atassia, malattia che può essere dovuta ad un incidente o ad una complicazione di qualche tipo e che colpisce il senso del movimento e dell’equilibrio, la posizione del corpo del gatto, soprattutto gli arti e la testa. Se il gatto fa passi piuttosto brevi, quindi se cammina con un’andatura lenta si dice che soffre di ipometria.
Problemi movimento gatti: diagnosi e terapia
La diagnosi per capire i problemi di movimento nei gatti si basa su anamnesi, esame clinico, radiografie, accertamenti di laboratorio e identificazione e studio della patologia rilevata. Per quanto riguarda la terapia da adottare in questi casi è chiaro che dipende dalla causa che ha generato il problema del movimento nei gatti, ma in genere è utile la somministrazione di farmaci anti-infiammatori per brevi periodi. Tra i farmaci più efficaci vi è il cortisone, largamente utilizzato perché garantisce risultati rapidi ed è comunque ben tollerato dai gatti, ma l’uso protratto può indurre problemi secondari di tipo endocrino-metabolici, per cui va utilizzato frapponendo periodi di sospensione a cicli alternati. Utili ed efficaci sono anche gli integratori a base di Glucosamina, Condroitin Solfato e sali minerali, che agiscono come fattori trofici. Se si tratta invece di atassia è probabile che sia una forma difficile da curare, ma se si manifesta in età molto precoce, ed il gatto può imparare a vivere con essa.