
Miro, il cane sequestrato torna a casa
Il Tribunale del riesame di Trento ha accolto l’istanza dei proprietari del pastore maremmano e ha disposto il dissequestro del cane; Miro era stato portato in canile con l’accusa di abbaiare troppo e di infastidire un vicino. Miro attenderà il processo fissato per fine mese, ma il cane sequestrato torna a casa, anche se fino a quel giorno avrà delle limitazioni: non potrà uscire dalle 9 di sera alle 7 del mattino, ma era già abituato così, in quanto di notte dormiva in casa con i suoi umani.
La vicenda di Miro
Miro era stato sequestrato e portato al canile di Rovereto 22 giorni fa. La proprietaria aveva lanciato una petizione online, che ha raccolto 240 mila firme per la liberazione del cucciolone, che era detenuto in canile senza alcuna colpa. Il caso di Miro ha mobilitato moltissime persone e la sua storia ha fatto il giro del paese.
La vicenda è nata da una banale lite tra vicini di casa, che si è trasformata in ricorsi per vie legali. Il benzinaio che vive a 300 metri dall’abitazione della famiglia di Miro ha dichiarato di non riuscire più a dormire perché il cane abbaiava troppo. Un giudice, dando ragione al vicino, ha così ordinato ai carabinieri di portare via il povero Miro.
La famiglia Munter, gli umani di Miro, era stata raggiunta da due decreti penali. Due multe, ricevute a ottobre e a gennaio, rispettivamente di 154 e 170 euro. “Non abbiamo pagato. Se lo avessimo fatto la querelle sarebbe andata avanti all’infinito, con chissà quante altre denunce del vicino. Noi sosteniamo infondate le sue accuse: il benzinaio abita a 300 metri di distanza ma mai nessuno, oltre a lui, si è lamentato” dichiara la famiglia. Eva Munter aveva lanciato una petizione online, che ne giro di pochi giorni aveva raggiunto le 80 mila firme. Vivono in campagna a Rovere della Luna, in provincia di Trento e il loro non è l’unico cane nei dintorni. Ora la famiglia è felice e può riabbracciare il cucciolone, che però non è più lo stesso dopo i 22 giorni di detenzione. Miro infatti mangia poco ed è giù. Si spera che il ritorno a casa lo aiuti a superare questa brutta vicenda.