
Cani randagi in prigione
I cani randagi e i detenuti dei carceri di massima sicurezza hanno in comune la richiesta di avere una seconda possibilità, per iniziare una nuova vita. Per questo in California è nato un programma che ha come obiettivo la riabilitazione di animali e persone, partendo dall’interno. I cani randagi in prigione sono stati introdotti con il compito di insegnare ai detenuti cos’è l’amore, ricevendo in cambio cure e attenzioni. Hanno un passato comune e delle storie difficili alle spalle, ma durante il percorso insieme riescono a imparare nuovamente ad amare.
Cani randagi in prigione: il programma riabilitativo
Il programma Pawsitive Change sta avendo molto successo e i detenuti sono riusciti ad aiutare anche i cani più difficili, riuscendo a trasformare anche loro stessi durante il percorso. I cani che partecipano al progetto sono stati tutti salvati dal macello in Cina, Thailandia e Corea, oppure dai canili californiani, dove erano in attesa di soppressione. Per 14 settimane hanno vissuto con i detenuti, che si sono presi cura di loro 24 ore su 24.
La cosa più bella del progetto, spiega uno dei promotori, è che i detenuti sono riusciti a tornare bambini e i cani maltrattati sono tornati dei cuccioli. Durante il programma, i cani hanno ottenuto la certificazione di idoneità a stare nella comunità e ora ognuno di loro può essere adottato e trovare una famiglia con cui vivere felice. Spesso sono i detenuti stessi a voler adottare l’animale, come nel caso di Jason, che uscirà di prigione a breve e troverà ad aspettarlo il suo amico a quattro zampe Smokey.
I cani ai detenuti insegnano a riprendere la vita fuori dalla prigione e tutti i partecipanti al programma sono felici di sentirsi amati: uomini e animali hanno passato momenti difficili, ma grazie all’iniziativa imparano nuovamente a fidarsi e ad amare.