Gastriti nel cane e nel gatto: attenzione all’abuso di antiacidi

Gastriti nel cane e nel gatto: attenzione all'abuso di antiacidi

Gastriti nel cane e nel gatto

Nella medicina veterinaria è molto diffuso l’uso di antiacidi, tanto da farne anche abuso. Per qualsiasi disturbo nel cane e nel gatto i medici prescrivono questi farmaci, anche per lievi bruciori di stomaco e perfino come terapia nelle gastriti nel cane e nel gatto, nelle ulcere e nel reflusso gastroesofageo. In realtà questi farmaci andrebbero assunti solo per brevi periodi e con alcune pause tra un ciclo e l’altro. Accade molto spesso, però, che quando si sospende il farmaco lo stomaco brucia più di prima. E’ pur vero che l’acidità è utile per la digestione del cibo e per assimilare i suoi nutrienti, ma è anche necessaria per sterilizzare gli alimenti da microbi dannosi. Quindi, come regolarsi? Ecco alcuni approfondimenti sull’abuso degli antiacidi.

Non perderti i nostri articoli.

Gastriti nel cane e nel gatto: acidità gastrica utile

A provocare più problemi sono i farmaci inibitori della “pompa protonica”, di cui fanno parte molecole come l’esomeprazolo, lansoprazolo e omeprazolo. Invece, meno rischi causano gli inibitori H2, come la cimetidina e la famotidina. E’ risaputo che gli antiacidi interferiscono sull’assorbimento di minerali come rame, zinco, magnesio, cromo, ferro, selenio e molti altri. Inoltre, in assenza di acido clorodrico le proteine non possono essere digerite in maniera adeguata e potrebbe verificarsi la carenza di alcuni aminoacidi. Una drastica riduzione dell’acidità gastrica influenza anche l’assorbimento dell’acido folico. La gastrina, se presente in concentrazioni elevate, stimola la secrezione d’insulina, il riempimento della cistifellea e il rilascio di pepsinogeno da parte delle cellule peptiche. Inoltre, riduce il tono della cistifellea e favorisce lo sviluppo della mucosa gastrica.

Gastriti nel cane e nel gatto: dieta e prodotti naturali 

In alcune razze di cani predisposte, come i molossoidi, lo sviluppo della mucosa gastrica provocata da una costante assunzione di antiacidi può dare origine ad ispessimenti del piloro e alterare il rilascio della valvola. Ciò dà luogo ad uno svuotamento ritardato e può accadere che il cane rigetta il cibo e poi cerca di rimangiarselo. Per evitare che la gastrite condizioni la vita dell’animale è necessario istituire una dieta facilmente digeribile, abolire il cibo secco per cani e fargli consumare pasti frazionati durante la giornata. Per ridurre l’eccesso di acidità si possono utilizzare prodotti come l’argilla o fitoterapici, ma soprattutto è necessario evitare l’abuso di farmaci che portano allo svuotamento gastrico. Per migliorare la mucosa gastrica si può intervenire con l’aloe, con la micoterapia e aggiungendo enzimi digestivi nel trattamento delle gastriti atrofiche. Inoltre, è anche opportuno regolare il sistema immunitario nel caso alle gastriti si aggiungano intolleranze alimentari e atopie.