Lascia eredità al cane Tor per le sue cure e le sue esigenze

Lascia eredità al cane Tor per le sue cure e le sue esigenze

Lascia eredità al cane Tor

Pasquale Rizzo è mancato all’età di 90 anni e ha lasciato tutti i suoi averi al suo barboncino Tor, non avendo parenti diretti. L’uomo era un funzionario delle Ferrovie dello Stato in pensione, originario di Avellino ma trasferito a Milano. Trascorreva le sue giornate con il quattro zampe e alla sua morte Pasquale lascia eredità al cane Tor, perché ci si possa prendere cura di lui.

Non perderti i nostri articoli.

Lascia eredità al cane: la storia di Tor e Pasquale

Pasquale aveva preso Tor quando era un cucciolo; lo aveva trovato nei pressi della sue villetta 7 anni prima e da allora i due erano diventati inseparabili. Ma Tor non era solo un cane da compagnia e l’uomo gli doveva la vita. Una mattina, infatti, Pasquale era stato colto da un malore e l’abbaiare del cane aveva attirato l’attenzione dei vicini che avevano chiamato subito i soccorsi, permettendo all’uomo di sopravvivere.

Tor gli aveva salvato la vita e il giorno dopo l’uomo si era recato presso uno studio legale e aveva dichiarato all’avvocato Andrea Fabio Ferrari di voler lasciare tutti i suoi averi a Tor. Il titolare dello studio aveva spiegato a Pasquale che in Italia a differenza che in altri Paesi, non è possibile nominare erede direttamente un animale, però tramite l’istituto giuridico del legato testamentario si può far sì che un soggetto, l’esecutore testamentario, vigili affinché il patrimonio sia “asservito” alle esigenze del cane.

Quando Pasquale è mancato è stato nominato esecutore del testamento il suo amico Antonio Zaccagni. Dalla scomparsa del suo padrone Tor vive in una pensione, dove non gli manca nulla, ma si pensa sia meglio affidarlo a una famiglia dove possa ritrovare l’amore che gli dava il suo Pasquale.

Antonio farà in modo che le volontà del suo amico siano rispettate e che al cane non manchi mai nulla. I soldi devono essere impiegati per le sue cure e per le sue esigenze. Se il quattro zampe dovesse mancare, il suo patrimonio potrebbe essere destinato a fondazioni o associazioni per la cura degli animali. Si spera che Tor possa trovare un nuovo padrone, che lo ami come faceva Pasquale e che possa vivere sano e felice, per godersi tutto quello che l’uomo gli ha lasciato.