Cimurro nel cane: che cos’è, sintomi e cure

Cimurro nel cane: che cos'è, sintomi e cure

Cimurro nel cane

Il cimurro nel cane: tutti ne abbiamo sentito parlare, ma che cos’è, quali sono i sintomi e quali le possibili cure. Vi sarà sicuramente capitato di sentire questa parola “cimurro”? O che vi abbiano messo in guardia sul fatto che il vostro cane potrebbe contrarlo.

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Cimurro nel cane: cos’è è come si trasmette

Il cimurro è una malattia del cane provocata da un virus facente parte della famiglia dei Paramyxovirus. Contrarre questo virus causa un calo dei globuli bianchi nel sangue del cane, con un massiccio indebolimento del sistema immunitario. Questo espone il cane a possibili infezioni di vario genere.

Il cimurro si trasmette in svariati modi: transplacentare quindi da madre a figlio, per via aerea stando a contatto con cani infetti, tramite secrezioni (saliva, urina e feci). Il contagio può anche avvenire entrando in contatto con portatori sani del virus che però non manifestano la sintomatologia. Può colpire qualsiasi razza di cane in qualsiasi età del cane, ma risulta più pericoloso per  cuccioli e cani anziani

Esistono forme differenti di cimurro:  Iperacuta, acuta, subacuta

Cimurro nel cane: i sintomi

La forma iperacuta colpisce generalmente i cuccioli sotto i tre mesi di vita e i cani adulti non immunizzati e con deficit immunitari.

I sintomi nella forma iperacuta sono:

La forma acuta o subacuta colpisce i cani adulti o i cuccioli sopra i tre mesi. I sintomi variano a seconda della fase della malattia. Nella prima fase detta Viremica:

  • Congiuntivite
  • Abbattimento
  • Diminuzione dell’appetito
  • Scolo nasale
  • Tartufo e cuscinetti plantari secchi e screpolati
  • Tosse

Nella seconda fase compare febbre alta e vengono interessati diversi organi e distretti corporei.

Forma respiratoria: con tosse, muco e polmonite. 

Forma gastrointestinale: con diarrea emorragica che evolve in melena, ed enterite mucosa-fibrinosa

Forma neurologica: questa forma che è la più grave, può iniziare da sola o comparire dopo una forma respiratoria/gastrointestinale. In questo secondo caso, si ha un’apparente miglioramento ma dopo qualche settimana compaiono convulsioni, atassia, meningite, paralisi, tetraplegia, paresi, masticazione a vuoto e mioclonia dei masseteri, dell’addome e dei muscoli degli arti.

Forma cutanea: cuscinetti plantari e tartufo secchi, spessi, screpolati e ruvidi.

In generale, sono più a rischio i cuccioli che non hanno assunto il colostro, ovvero il latte materno prodotto nelle prime 24/48 ore, e quelli che, dopo 6/8 settimane, non vengono vaccinati.

Cimurro nel cane: come prevenirlo

L’ideale è far vaccinare il cucciolo contro il cimurro. Se dovesse contrarlo prima della vaccinazione del cane, occorre seguire la profilassi terapica indicata dal veterinario. Non esistono farmaci specifici ma solo terapie di supporto che agiscono sui sintomi correlati, una terapia antibiotica ad ampio spettro, ad esempio. È previsto un ricovero perché il cane va monitorato 24 ore su 24 e può aver bisogno di essere alimentato con un sondino. L’obiettivo è superare la fase critica della malattia mentre il sistema immunitario cerca di contrastare il virus. Con le cure adeguate prestate in modo immediato, (antinfiammatori, reidratanti, antibiotici) il tasso di mortalità si abbassa notevolmente.

Alcuni cani hanno sono geneticamente più forti, altri invece non riescono a reagire. Per questo il vaccino va fatto a prescindere entro le 9 settimane di vita dell’animale, la profilassi preventiva è l’unico vero strumento di cura del cimurro. Bisogna inoltre ricordare che i richiami sono fondamentali per non rendere nullo l’effetto del precedente vaccino.