Emorragie gatto: cause e come trattarle

Emorragie gatto: cause e come trattarle

Emorragie gatto

Le emorragie gatto sono frequenti e possono far soffrire l’animale. Se sono esterne, prendere provvedimenti è più semplice, ma se sono interne è necessario individuarle tenendo sotto osservazione l’animale e valutando i sintomi che possono essere una cattiva respirazione, pallore, letargia, abbattimento.

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Emorragie gatto: le cause

Le cause che possono provocare le emorragie nel gatto sono molteplici e sono spesso dovute al fatto che l’animale è di natura molto irrequieto e va cercando guai. Una delle emorragie che si può verificare nel gatto è quella anale, causata spesso da stipsi o diarrea nel gatto, ma potrebbe anche rivelare un problema più grave come infezione, presenza di parassiti o tumore nel retto, avvelenamento. L’emorragia polmonare può essere causata da un trauma, ma il danno prodotto è interno e talvolta la causa può essere un problema di coagulazione del sangue. L’emorragia nasale può essere dovuta alla rottura di un vaso sanguigno, oppure a qualcosa che è entrato nelle narici e ha provocato un sanguinamento. Anche in questo caso, però, il problema di origine potrebbe essere dovuto alla presenza di un tumore o un’infezione.

Emorragie gatto: come trattarle

Per trattare le emorragie nel gatto vi sono tre modi diversi, tutti efficaci per tenere sotto controllo la fuoriuscita del sangue e arrestarla. Il primo metodo consiste nella compressione della zona interessata: si tratta di comprimere la zona dove è avvenuta l’emorragia con una garza sterile. La garza va premuta sulla ferita per circa 5 minuti, all’inizio con una certa forza e poi allentando la pressione. Se il sanguinamento non si ferma, occorre passare al bendaggio.

Il secondo metodo è il bendaggio: in questo caso è necessario pulire la ferita con un antisettico e bendarla poi con della garza in modo stretto ma non eccessivo. A volte può capitare che in un primo momento l’emorragia non si ferma e il bendaggio si macchia di sangue, quindi cambiare il bendaggio e stringerlo nella parte interessata. Se anche con il bendaggio l’emorragia persiste allora si deve ricorrere al laccio emostatico. Si tratta di un laccio che va applicato quando la compressione e il bendaggio non riescono a fermare l’emorragia. Il laccio va messo tra il cuore e la zona in cui è presente la ferita e va stretto fino a che l’emorragia non si ferma. Se dopo tutti questi consigli l’emorragia nel gatto continua a persistere allora è il caso di portare l’animale da un veterinario di fiducia che provvederà a risolvere la situazione per evitare complicazioni.