Micoterapia nel cane: rinforzare difese immunitarie del cane

Micoterapia nel cane: rinforzare difese immunitarie del cane

La micoterapia nel cane

Da diverso tempo la micoterapia nel cane rappresenta un valido aiuto per la prevenzione e la terapia dei tumori e per le malattie degenerative del cane e nel gatto. La micoterapia è una branca della fitoterapia che prevede l’uso di principi attivi dei funghi medicinali per mantenere l’animale in salute. Ogni fungo medicato ha una funzione specifica ma nel complesso tutti hanno efficacia sul metabolismo glucidico e lipidico, sulla chelazione di metalli pesanti, sul riequilibrio delle difese immunitarie del cane, sull’antagonizzazione delle spinte anomale di crescita cellulare.

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Funzione dei funghi e loro efficacia

I funghi utilizzati sono circa una decina e spesso nelle terapie alcuni di essi vengono associati per rafforzarne l’efficacia. Associati ai farmaci, ne migliorano l’azione e in oncologia rafforzano l’attività dei chemioterapici e della radioterapia, consentendo una diminuzione del dosaggio e di conseguenza anche una minore tossicità. La capacità principale dei funghi è quella di regolare le reazioni immunitarie dell’organismo grazie alla loro azione immunomodulante: infatti, essi agiscono stimolando il sistema immunitario quando esso è giù e regolandolo quando è iperattivo. Ricchi di fibre, i funghi esercitano anche una funzione prebiotica nutrendo la popolazione batterica benefica della flora intestinale e facendola crescere in modo equilibrato. In questo modo si riesce a controllare e contenere la crescita dei batteri nocivi e a favorire quella dei batteri fisiologici.

Micoterapia rafforza le difese immunitarie del cane

I betaglucani sono le sostanze più attive contenute nei funghi e per la loro particolare struttura vengono facilmente assorbiti attraverso la mucosa intestinale, legandosi ai macrofagi e stimolandoli, mettendo in azione il sistema immunitario. Per risultare efficaci i funghi vanno somministrati con costanza e in genere per un periodo non inferiore a tre mesi, così da eseguire 2 o 3 cicli l’anno. Ad essi va associata la vitamina C, indispensabile per migliorare l’assimilazione del fungo a livello intestinale. Può capitare però che alcuni cani e gatti siano intolleranti ai funghi e possono accusare diarrea nel cane, prurito del cane e gonfiore. La cura va ovviamente sospesa e deve essere il veterinario a capire quale fungo è indicato per l’animale.

Importante è l’azione aggregante dei funghi, soprattutto per i soggetti cardiopatici, ma in vista di un intervento chirurgico la terapia con i funghi deve essere sospesa una settimana prima dell’operazione per non provocare ritardi di coagulazione. I funghi più utilizzati nella pratica veterinaria sono: il Ganoderma o Reishi, lo Shiitake (Lentinula edodes), il Cordyceps (Cordyceps chinensis), il Maitake (Grifola frondosa), il Coprinus comatus, il Polyporus umbellatus, l’Agaricus blazei Murril (ABM), l’Hericium erinaceus.

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