
Proteinuria nel cane: monitoraggio e terapia
La proteinuria nel cane è un rivelatore della malattia renale nel cane e consiste nella presenza di proteine con le urine, segno di un danno dei glomeruli o di un difetto nel riassorbimento dei tubuli. Vediamo di approfondire il percorso della terapia e del monitoraggio del paziente in caso di proteinuria.
Proteinuria nel cane, presente in diversi stadi
Per prima cosa è necessario verificare la gravità della nefropatia cronica. Per determinare lo stadio della malattia renale cronica ci si basa su diversi fattori, ovvero azotemia, proteinuria e pressione sanguigna e anche sullo stato del soggetto. Nello stadio I, il cane non è azotemico, ma potrebbero essere presenti alterazioni dal punto di vista renale, tra cui l’impossibilità di concentrare le urine; inoltre, possono essere rilevate anomalie tramite palpazione, ecografie o RX. Nello stadio II, il cane avrà un leggero grado di azotemia, con lievi segni clinici. Nello stadio III, il cane presenta un grado medio di azotemia e segni clinici sistemici. Nello stadio IV, il cane presenta uno stato di grave azotemia, con segni clinici extra renali rilevanti. In base a queste informazioni, l’approccio della malattia avviene in maniera diversa. Per prima cosa bisogna monitorare la malattia e quindi occorre ripetere continuamente i test per tenere sotto controllo i valori e verificare che non peggiori, soprattutto se il cane soffre di nefropatia subclinica stabilizzata. Poi occorre eseguire ulteriori esami per determinare il grado di evoluzione della malattia e per ultimo si può passare ad una dieta specifica del cane e a farmaci adeguati per proteggere i reni del cane.
Terapia per proteinuria nel cane
La terapia più indicata e ritenuta anche la più efficace contro l’insufficienza renale cronica del cane prevede l’utilizzo di farmaci e una dieta rigorosa e specifica. L’obiettivo dei farmaci è quello di salvaguardare il rene da possibili peggioramenti e diminuire le cause dovute alla capacità ridotta di filtrazione dell’organo, proteggendo quindi le parti ancora funzionati. Per raggiungere questo obiettivo è necessario ricorrere ad alcune categorie di farmaci come gli ace-inibitori, benazepril ed enalapril, antiacidi, ranitidina o omeprazolo, e antiemetici, citrato di potassio e cloruro, metoclopramide o meropitant o domperidone, chelanti del fosforo, eritropoietina, calcitriolo solo nel cane. Anche la dieta quindi riveste un ruolo molto importante: infatti, questa deve apportare una quantità di proteine controllata e di alta qualità e occorre anche integrare gli acidi grassi omega3. E’ opportuno consultare il veterinario per stabilire una dieta appropriata e studiata apposta per soggetti con insufficienza renale cronica.