Addio al cane del tribunale che vegliava Falcone e Borsellino

Addio al cane del tribunale che vegliava Falcone e Borsellino

Addio al cane del tribunale Uccio

La città di Palermo ha dovuto dire addio al cane del tribunale Uccio. La sua storia e la sua triste fine hanno emozionato l’intero palazzo di giustizia, poiché tutti lo conoscevano. Infatti, Uccio era il cane di tutti e per tutti era il Guardiano, poiché aveva trascorso la sua vita davanti alle statue di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, vegliando sui due giudici. Non li ha mai conosciuti, ma sembrava avesse capito l’importanza di quel luogo e avesse scelto di vivere accanto ai suoi eroi, facendo diventare il tappeto verde sotto le statue la sua cuccia del cane, dove si accucciava ogni sera.

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Addio al cane del tribunale: la storia di Uccio

Uccio aveva scelto di vivere nella aule del tribunale e faceva compagnia ai carabinieri di guardia a palazzo o ai militari dell’Arma, con cui controllava che fosse tutto a posto. Nei suoi 18 anni di servizio, il cane aveva imparato a riconoscere le persone sospette, a cui ringhiava attirando l’attenzione dei militari. Era stato adottato ufficiosamente dai carabinieri ed era diventato una vera e propria mascotte per la procura. Per tanti avvocati era diventato un portafortuna e veniva coccolato prima e dopo le udienze.

Ha avuto un incidente e venne fatta una colletta per salvarlo; per qualche settimana era stato in convalescenza a casa di un maresciallo, ma poi è tornato al Palazzo di Giustizia di Palermo, poiché quella era la sua vera casa.

La storia di Uccio è una storia di pura fedeltà, che solo chi conosce l’amore di un animale può comprendere fino in fondo. Era l’ Hachiko del Palazzo di Giustizia e lo si trovava sempre là; amatissimo da tutti e pronto a salutare ogni mattina i primi avventori del tribunale, è ora volato sul ponte dell’arcobaleno, ma tutti ricorderanno il suo profondo amore incondizionato.