Cane fiuta tumori: il cane Blatt rileva noduli maligni

Cane fiuta tumori: il cane Blatt rileva noduli maligni

Blatt, il cane fiuta tumori

Blatt è un cane speciale poiché è in grado di riconoscere i tumori polmonari fiutando il respiro dei pazienti. L’animale ha quattro anni ed è un incrocio tra labrador e pitbull. Grazie alla sua capacità, il cane è stato protagonista di uno studio presentato a Toronto alla conferenza mondiale sul tumore al polmone. Il cane fiuta tumori ed è in grado di riconoscere la presenza di noduli maligni annusando campioni di fiato dei pazienti, con un grado altissimo di affidabilità.

Cane fiuta tumori: lo studio

Lo studio è stato presentato da Angela Guirao della Hospital Clinic di Barcellona. Blatt ha riconosciuto 27 pazienti affetti da tumore ai polmoni, di cui 3 con noduli maligni, su un campione presentato di 30 soggetti. L’animale è in grado di fiutare la malattia grazie ai 300 milioni di ricettori olfattivi che possiedono i cani, contro i 6 posseduti dagli umani.

I cani possono fiutare le malattie e cambiano il loro atteggiamento in presenza di diverse patologie. La teoria di Angela Guirao è che il tumore al polmone modifica la natura dei composti volatili organici (Vocs) che vengono esalati da un soggetto e che sono individuabili nel respiro, poiché queste esalazioni arrivano direttamente dall’organo malato.

Cane fiuta tumori: la diagnosi precoce è importante

La diagnosi precoce è molto importante, poiché circa il 75% dei pazienti ha una diagnosi già in fase avanzata. Per questo diventa fondamentale sviluppare dei nuovi screening per la diagnosi e Gurao afferma che l’identificazione del Vocs potrebbe essere utilizzata in combinazione con l’esame di screening di tomografia computerizzata. I risultati ottenuti dallo studio e quindi da Blatt sono notevoli; l’olfatto del cane ha una concentrazione più alta di biosensori rispetto alla tecnologia più avanzata al momento disponibile.

E’ possibile addestrare i cani a individuare il Vocs, ma la vera sfida, afferma la ricercatrice, è quella di identificare il modello individuato dai cani, in modo da poter sviluppare altri modelli per la diagnosi precoce.