Ecco perché il gatto porta le prede morte in casa
Anche se vivono tutta la loro vita in casa, i gatti rimangono fondamentalmente dei cacciatori. I felini sono animali domestici che mantengono inalterata la loro anima cacciatrice. Ed è per questo che, qualche volta, i gatti portano in casa qualche preda morta: piccoli uccellini, pipistrelli, topi oppure l’avanzo della cena di ieri, sono tutte “prede” che soddisfano l’istinto predatore dei nostri amici felini. Ecco perché questo comportamento del gatto non deve destare alcuna preoccupazione nel padrone: il felino non è sadico, ma sta solo assecondando la propria anima cacciatrice. Vediamo insieme perché il gatto porta le prede morte in casa.
Perché il gatto porta a casa le prede morte? Lo studio
Pur essendo animali domestici, dunque, i gatti riescono a conservare intatti i loro istinti predatori: lo conferma anche un recente studio del DNA: i felini (anche quelli che vivono in casa) sono davvero poco differenti – geneticamente parlando – dei loro antenati felini selvatici. E se ne discostano molto di meno rispetto a quanto non facciano i cani dai lupi. Ecco perché i gatti riescono a conservare intatte le loro abilità di caccia.
I gatti selvatici, e anche i gatti domestici, si divertono molto a trascorrere del tempo cacciando. Quelli selvatici utilizzano la caccia anche per insegnare ai gattini a cacciare, a loro volta: ecco perché portano ai cuccioli le prede, sia morte che vive. Quindi, quando il nostro gatto ci porta in casa delle prede morte, ci sta trattando come se fossimo cuccioli di gattini e come se avessimo bisogno di imparare a cacciare per mangiare.
Quello della caccia è un vero e proprio istinto: ecco perché il gatto porta le prede morte in casa, anche quando la ciotola è vuota. Ecco perché è davvero fondamentale non sgridare il gatto per non ferire i suoi sentimenti. Il giusto atteggiamento da tenere quando il gatto ci porta delle prede morte in casa è quello di coccolarlo, ringraziarlo e, quando non ci vede, di disfarci della preda!
