
Gatti randagi come comportarsi
La sopravvivenza dei gatti randagi negli ultimi tempi si è fatta più complessa, soprattutto a causa della crescita costante dell’urbanizzazione e quindi della riduzione di aree verdi o campagna. La conseguenza di questo cambiamento della società urbana ha portato alla carenza di cibo per gatti che invece prima ne reperivano a sufficienza. E a volte capita di incontrare per strada delle diversi felini in cerca di cibo. Il randagismo purtroppo è molto diffuso in Italia e anche se sono tante le associazioni animaliste che dedicano anima e corpo a questi animali abbandonati e fanno di tutto per impedire gli abbandoni questi si verificano sempre senza sosta. In questa guida spiegheremo come comportarsi con i gatti randagi.
Gatti randagi: conquistare la loro fiducia
Per cominciare, quando vi trovate di fronte un gatto randagio, accertatevi se ha un collare o se notate qualsiasi indizio che vi possa condurre al proprietario dell’animale. Prima di toccare il gatto, indossate dei guanti di lattice e sopra di essi un altro paio di guanti in modo da proteggervi dalla trasmissione di malattie del gatto oppure voglia mordervi. Non dimenticate che i gatti randagi sono ancora più diffidenti e quindi fate attenzione ad avvicinarvi lentamente. Se ne avete la possibilità, portate il gatto dal veterinario per tenerlo sotto controllo e se occorre fate sterilizzare il gatto.
Per fargli capire che non volete costringerlo e che siete suo amico, preparate un comodo giaciglio per gatti dove dormire e collocatelo in un angolo della casa dove l’animale si sente più a suo agio. Per individuarlo, fategli esplorare la casa e tenete d’occhio il punto cui si avvicina maggiormente, quello sarà il posto giusto. Mettete accanto una ciotola con acqua fresca e attendete qualche giorno affinché il gatto randagio non abbia preso coscienza che di voi si può fidare. Quando il gatto si sentirà protetto e si sarà affezionato a voi, potrete farlo correre anche fuori che tornerà sicuramente.
Nel caso decidete di adottare il gatto che avete trovato, fategli applicare un microchip che vi consentirà di identificarlo nel caso dovesse smarrirsi nuovamente. Nel caso decidete di tenerlo in casa, dovete educare il gatto, anche se sarà più difficile visto che l’animale ha già le sue abitudini. Ma con un po’ di pazienza e facendo leva sul suo appetito potrete raggiungere il vostro obiettivo. I gatti randagi capiscono quanta differenza ci sia tra un buon tetto e uno all’aperto!
Gatti randagi: cibo e acqua indispensabili per la loro sopravvivenza
Per prima cosa, dovete considerare che i gatti randagi hanno abitudini e necessità diverse rispetto ai felini che vivono in casa, in quanto molti di loro hanno avuto brutte esperienze proprio con gli umani e quindi sono poco propensi a fidarsi di loro. Per questo motivo dovete evitare errori e azioni che potrebbero compromettere tutto ciò che state facendo e farebbero crollare la possibilità di indurre l’animale a fidarsi di voi.
Anche se stanno in strada e sono abituati alle intemperie, i gatti randagi sono più esposti allo sviluppo di malattie del gatto, ma ciò che sta loro maggiormente a cuore è placare la fame e la sete: quindi, la prima cosa che dovete soddisfare in caso vi trovate di fronte a dei gatti randagi è prendere del cibo e dell’acqua e farli rifocillare. Se volete aiutarli, posizionate il cibo e l’acqua in un luogo dove sapete che l’animale si può fare vivo, e tornate ogni giorno a portare del cibo, magari mettendolo in modo che sia al riparo anche dalle intemperie. Se avete la possibilità di ospitare dei gatti randagi, magari in un vecchio magazzino, mettete per terra dei maglioni che non vi servono, così da consentire a questi animali di proteggersi dal freddo e dal gelo.