Morto Jako, cane vittima della crudeltà umana perché abbaiava

Morto Jako, il cane vittima della crudeltà umana perché abbaiava

Morto Jako, vittima della crudeltà umana

E’ morto Jako, il cane che è stato dato alle fiamme perché abbaiava troppo. Il povero animale, un siberian husky di 7 anni era stato legato e bruciato nella notte tra l’1 e il 2 di novembre da persone crudeli, che si sono introdotte nell’abitazione dove viveva per compiere questo terribile gesto. Dopo 10 giorni di cure e di sofferenza, Jako purtroppo non ce l’ha fatta e si trova ora sul ponte dell’arcobaleno.

Non perderti i nostri articoli.


Post dell’associazione Animalisti Italiani Onlus

Morto Jako: la storia del cane che abbaiava troppo

Jako ha lottato diversi giorni per sopravvivere, ma purtroppo non ce l’ha fatta. E’ morto in una clinica veterinaria di Bari, dove era stato trasferito per essere sottoposto a un intervento chirurgico del cane.

La storia di Jako aveva commosso tutti e tutti si erano organizzati per aiutare la famiglia e il povero animale, dopo il terribile accaduto. Il Comune di San Pietro ha provveduto alle spese mediche e il veterinario Pietro De Rocco si è preso cura di lui, in modo gratuito. Il fedele amico a quattro zampe aveva riportato diverse ferite e non sembrava in pericolo, ma la situazione è precipitata all’improvviso, durante il suo trasferimento.

Jako viveva insieme a una donna anziana; suo nipote si era trasferito in Olanda e aveva lasciato l’animale con la donna, in modo temporaneo. Lei aveva ricevuto diverse minacce per l’ abbaiare del cane, e ai primi di novembre la tragedia: qualcuno si è introdotto in casa mentre Jako era solo e ha compiuto il terribile gesto.

Si sta indagando per trovare i responsabili dell’accaduto, anche grazie alle telecamere presenti nella zona. Si spera di trovare un colpevole e di fare giustizia al povero Jako, vittima innocente della crudeltà umana. Il Comune di San Pietro ha già annunciato che si costituirà parte civile nel processo futuro.